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Capitale della cultura un patto a cinque lancia Castelfranco

Castelfranco. Summit in villa Emo con i rappresentanti dell’Isola dei Musei L’assessore Pivotti chiama Fanzolo, Asolo, Possagno e Maser

di Elia Cavarzan
1 minuto di lettura

CASTELFRANCO. Un patto a cinque per sostenere la candidatura di Castelfranco a Capitale della Cultura. Oggi, 3 aprile, in villa Emo il primo atto ufficiale con l’incontro organizzato dall’assessore castellano Franco Pivotti, con tutti i referenti dell’Isola dei Musei. Ovvero Fanzolo di Vedelago, Asolo, Possagno, Maser, pronti a scendere in campo per dare concretezza alla rete culturale.

Dopo il comunicato congiunto che a metà marzo il sindaco di Possagno, Valerio Favero, la presidente della Fondazione Canova, Franca Coin, e il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, avevano fatto promuovendo una collaborazione con Castelfranco per portare a casa il titolo di Capitale della Cultura, l’assessore Pivotti si è attivato per organizzare l’incontro che si terrà oggi alle 18 nelle atmosfere palladiane di villa Emo. Invitati tutti gli attori interessati a dare vita alla cordata che correrà con la città di Giorgione. Si discuterà, si valuterà, si deciderà e poi, forse, si proverà. Se sarà fumata bianca, vorrà dire che la collaborazione ci sarà. E tutto lascia già presagire per un unanime “habemus culturam”.

L’Isola dei Musei, da poche settimane approdata anche sul mondo del web, è uno dei più interessanti comprensori storico-artistici del Veneto. Nel giro di pochi chilometri è riassunto un millennio di evoluzione artistica, architettonica, storica e culturale. Attorno ai cinque siti, che caratterizzano l’isola stessa, quindi villa Emo, villa Barbaro a Maser, Museo Civico di Asolo, Museo Casa Giorgione, Gypsotheca e Museo Antonio Canova, si sviluppano i centri storici che offrono la possibilità di ammirare scorci di un territorio, che racconta storia e cultura.

Spetta ora a Franco Pivotti il compito di tessitore ovvero di riuscire a intrecciare questa trama distesa per rendere un drappo il più appetibile e coeso possibile.

«Noi ci siamo e ci saremo», scrivevano sindaci e presidenti delle fondazioni della Bassa e dell’Alta Pedemontana, «mettendo a disposizione le nostre conoscenze e capacità per far sì che il nostro territorio, la nostra storia, la nostra cultura, siano un valore aggiunto nel percorso che l’amministrazione di Castelfranco Veneto intende percorrere». Il consiglio comunale castellano ha approvato il lavoro preparatorio alla candidatura. Stasera occhi puntati su villa Emo. Il padrone di casa, Armando Cremasco, presidente dell’omonima Fondazione, accoglie così l’opportunità: «Il nostro territorio è una risorsa infinita di arte, cultura e storia. Un territorio prezioso già capace di interagire e di cooperare al suo interno».



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