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Allarme maltempo: al Molinetto il Lierza torna a fare paura

Refrontolo. Pioggia persistente e grandine hanno ingrossato i corsi d’acqua. Protezione Civile in azione a Refrontolo. Smottamenti a Cison

di Silvia Ceschin
2 minuti di lettura

Maltempo, il "ruggito" del Molinetto della Croda a Refrontolo

REFRONTOLO. Pioggia abbondante e persistente: è bastata qualche ora di maltempo per far scattare lo stato di allerta su buona parte del territorio della Marca. Sorvegliati speciali sono stati, particolarmente nella mattinata di ieri, fiumi e aree collinari. Occhi puntati sullo stato del Piave nella zona Alta e Pedemontana dove vige, almeno fino alle prime ore del pomeriggio di oggi, lo stato di attenzione emesso dal Centro Funzionale Decentrato della Regione. A rischio esondazione anche il Meschio che nei suoi 30 chilometri di lunghezza incontra molti punti critici nel comune di Vittorio Veneto e a Cordignano, dove è tornata in primo piano la protesta dei residenti contro la realizzazione di una nuova centralina, possibile ulteriore causa di esondazioni durante le piene del corso d’acqua.

Alle prime ore del mattino di ieri è comparsa in alcune zone collinari anche la grandine che, nel giro di qualche minuto, si è tramutata nuovamente in pioggia battente. La furia del maltempo si è fatta sentire con tutta la sua spaventosa potenza al Molinetto della Croda a Refrontolo, dal 2014 ricordato per la tragica esondazione che causò la morte di 4 persone. Le immagini dell’impetuosa valanga d’acqua alla cascata del Molinetto, girate da alcuni turisti in visita ieri mattina al sito, hanno fatto il giro del web e impressionato per la loro potenza. Di molto somigliavano proprio a quelle che hanno seguito gli istanti successivi alla tragedia del 4 agosto di oltre anni e mezzo fa, quando una bomba d’acqua si abbattè sulla zona seminando morte e disperazione all’interno del tendone della Pro Loco.

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Quella sera era in corso una festa privata nella tensostruttura posizionata al di là della strada che divide dal Molinetto e dalla sua spettacolare cascata. Una manciata di minuti di pioggia eccezionale furono sufficienti per ingrossare oltre modo il Lierza più a monte. Un salto poi, che ha fatto da moltiplicatore di potenza. E la bomba d’acqua si è scagliata su tutta l’area sottostante intrappolando molti dei partecipanti alla festa. Il bilancio fu pesantissimo: quattro morti e 8 feriti. Lo strascico di polemiche che seguirono alla tragedia, rinfocolate dalle questioni giudiziarie in corso, hanno squarciato ancor più la dolorosa ferita aperta.

E’ la memoria ancora fresca che ha fatto scattare anche ieri i sopralluoghi degli uomini del comune di Refrontolo. Al Molinetto della Croda e lungo tutto il tratto più a monte del Lierza la sorveglianza è stata strettissima. «Abbiamo effettuato perlustrazioni per tenere costantemente monitorata la situazione, – ha spiegato il sindaco Loredana Collodel – dalla zona alta fino a oltre la Federa. Sono generalmente le zone più critiche che possono presentare qualche problema. Ieri non abbiamo verificato però particolari criticità. Nessun danno. Già nelle ore del primo pomeriggio la situazione meteo era in miglioramento e le previsioni danno pioggia in diminuzione». Sull’altro fronte, quello delle frane nelle aree di collina, l’attenzione continua a essere massima. L’ultimo grave episodio che risale a qualche giorno fa, aveva coinvolto la provinciale che collega Montaner con Rugolo e Sarmede.

La pioggia penetrata nel suolo aveva causato lo smottamento di parte della collina franata sulla carreggiata. Analoga situazione, ma di minore entità, si è verificata ieri a Cison, lungo la strada che collega Rolle a Farrò. Immediati i sopralluoghi dei tecnici del comune che hanno messo in sicurezza l'area. Appena la scorsa settimana, una piccola frana nel comune di Valdobbiadene aveva causato danni a un veicolo. I due occupanti della vettura che stavano rientrando a casa dopo lavoro, non si erano accorti dei massi precipitati sul selciato stradale a causa del buio e della fitta nebbia. Secondo quanto anticipato ieri da Arpa Veneto, le condizioni meteo sono in miglioramento. L’assenza di precipitazioni nei prossimi due giorni, con dissolvimento delle nubi nelle ore centrali di oggi, dovrebbero far rientrare lo stato d’allerta.

 

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