H-Farm, un esposto dei 5 Stelle in Procura «Violate le norme»
Spessotto: non si può edificare lì per i rischi idraulici «Irregolari sia l’attuale complesso che il futuro H-Campus»
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RONCADE- QUARTO D’ALTINO. C’è un esposto in Procura a Venezia, contro H- Farm, per i lavori preliminari alla realizzazione di H-Campus e per gli stessi interventi per realizzare la sede di H-Farm già esistente. Il progetto di H Campus, invece, è all’esame della commissione regionale di valutazione di impatto ambientale (in forma di screening).
Lo ha depositato la deputata Arianna Spessotto (Movimento 5 stelle) che segue la procedura per la mega scuola 2.0 digitale e in inglese che Riccardo Donadon, con Cattolica e Finint, vuole realizzare alla tenuta di Ca’ Tron, con un progetto green fortemente innovativo. Per la deputata ci sono «violazioni alle norme di tutela idraulica» e la tenuta «non sarebbe adatta alle edificazioni fatte e progettate».
«Gli elementi raccolti sulla situazione idraulica di H-Farm com’è oggi, e del progetto di H Campus ci inducono a pensare che i precedenti interventi edilizi di H Farm siano stati erroneamente progettati ed autorizzati, non tenendo in adeguata considerazione le condizioni idrauliche del sito», sostiene Spessotto, «con questo esposto denunciamo quanto emerso a seguito dell’esame dei relativi atti, dai quali rileviamo un preoccupante contesto di continua violazione della normativa idraulica».
L’esponente pentastellata sottolinea come «le numerosi criticità idrauliche, denunciate a più riprese dal nostro Movimento, sono state alla base della classificazione di non idoneità alla edificazione dell’area, contenuta in tutta la documentazione urbanistica esistente sin qui». Nell’esposto, Spessotto ricorda come «manchi un deflusso naturale della rete idrografica superficiale, tanto è vero che il deflusso delle acque dipende esclusivamente dall’impianto di sollevamento del Portesine», e come «già i precedenti interventi immobiliari di H-Farm a Ca' Tron siano avvenuti solo con specifiche varianti urbanistiche», a conferma che «l’estrema fragilità idraulica dell’area, sia per la giacitura a quote prossime allo 0 e per una porzione anche al di sotto, sia per essere soggetta a scolo meccanico». Spessotto, dal canto suo, aveva già presentato un’interrogazione alla Camera invocando chiarezza sui precedenti interventi urbanistici e su quelli in via di realizzazione, «anche per accertare le eventuali responsabilità». (a.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Lo ha depositato la deputata Arianna Spessotto (Movimento 5 stelle) che segue la procedura per la mega scuola 2.0 digitale e in inglese che Riccardo Donadon, con Cattolica e Finint, vuole realizzare alla tenuta di Ca’ Tron, con un progetto green fortemente innovativo. Per la deputata ci sono «violazioni alle norme di tutela idraulica» e la tenuta «non sarebbe adatta alle edificazioni fatte e progettate».
«Gli elementi raccolti sulla situazione idraulica di H-Farm com’è oggi, e del progetto di H Campus ci inducono a pensare che i precedenti interventi edilizi di H Farm siano stati erroneamente progettati ed autorizzati, non tenendo in adeguata considerazione le condizioni idrauliche del sito», sostiene Spessotto, «con questo esposto denunciamo quanto emerso a seguito dell’esame dei relativi atti, dai quali rileviamo un preoccupante contesto di continua violazione della normativa idraulica».
L’esponente pentastellata sottolinea come «le numerosi criticità idrauliche, denunciate a più riprese dal nostro Movimento, sono state alla base della classificazione di non idoneità alla edificazione dell’area, contenuta in tutta la documentazione urbanistica esistente sin qui». Nell’esposto, Spessotto ricorda come «manchi un deflusso naturale della rete idrografica superficiale, tanto è vero che il deflusso delle acque dipende esclusivamente dall’impianto di sollevamento del Portesine», e come «già i precedenti interventi immobiliari di H-Farm a Ca' Tron siano avvenuti solo con specifiche varianti urbanistiche», a conferma che «l’estrema fragilità idraulica dell’area, sia per la giacitura a quote prossime allo 0 e per una porzione anche al di sotto, sia per essere soggetta a scolo meccanico». Spessotto, dal canto suo, aveva già presentato un’interrogazione alla Camera invocando chiarezza sui precedenti interventi urbanistici e su quelli in via di realizzazione, «anche per accertare le eventuali responsabilità». (a.p.)
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