Tra i rifiuti la targa dell’operaia
Vittima di un infortunio sul lavoro e ricordata pochi giorni fa, il sindacato: «Sgradevole sfregio»
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SUSEGANA. Come spiegare al figlio di Luisa Ciampi che la targa commemorativa della tragica morte di sua madre è stata ritrovata fra le spazzature? Allora Luisa aveva solo 41 anni. E’ morta nell’aprile 2002, dopo 5 mesi di agonia, seguiti alla drammatica esplosione di gas in fabbrica, all’Electrolux di Susegana, con ben 8 feriti. Da quel giorno, il 12 novembre 2001, il ‘gigante del freddo’ si prese un impegno, portato avanti con dedizione negli anni successivi: zero incidenti sul lavoro. Addirittura un display è stato attivato all’ingresso per conteggiare i giorni dall’ultimo infortunio. Come denuncia il sindacato, negli ultimi tempi gli incidenti hanno ripreso ritmo e la memoria di Luisa Ciampi non è finita nel dimenticatoio, ma ben di peggio: nei rifiuti. Una gaffe, riconoscono gli ex delegati sindacali; "una gaffe molto grave".
Nel decimo anniversario dell’incendio in linea 3, l'allora Rsu aveva deciso, nell’assemblea commemorativa, di ricordare e dedicare il 12 novembre quale impegno per la sicurezza, "per dire mai più incidenti nei luoghi di lavoro". In quell’occasione, durante l'assemblea, alla presenza di dirigenti nazionali del sindacato, era stata posta una targa commemorativa sul muro all'interno della mensa. Atto accompagnato da un lungo e commosso applauso dei lavoratori. La direzione aziendale, nel corso di una recente manutenzione, ha ristrutturato il muro della mensa. La targa è stata rimossa e gettata tra i rifiuti nell'apposita area dello stabilimento, dove è stata ritrovata venerdì 17 novembre da alcuni operai, che indignati hanno denunciato l'accaduto. La targa è visibilmente rovinata per il tempo trascorso sotto la pioggia.
«E’ uno sfregio dei lavoratori, oltre che della memoria di Luisa – hanno commentato alcuni ex delegati Fiom -. La targa andava custodita o consegnata alla RSU e rimessa al suo posto dopo i lavori. Il fatto è inaccettabile. L'atto segnala indifferenza, se non disprezzo, e la volontà di cancellare la memoria di un evento drammatico, depositato nell'animo di molti lavoratori». Secondo i delegati, la direzione aziendale si è comportata in modo non rispettoso delle sensibilità non solo per non aver recuperato la targa, ma anche perchè, per il primo anno, non ha fatto nessuna commemorazione, nessun atto alla memoria, diversamente dal passato. «Contemporaneamente si moltiplicato episodi di mancanza di scrupolo verso la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che nello stabilimento ci lavorano, come più volte denunciato» afferma Paola Morandin, ex delegata.
Si viene così a conoscere che mercoledì 15 novembre c'è stato un episodio gravemente sintomatico della situazione: alcuni lavoratori allontanatisi dalla linea di montaggio per un potenziale pericolo, come prevede la legge, sono stati richiamati ufficialmente dalla struttura di comando aziendale. Nella circostanza un frigorifero aveva preso fuoco. Ebbene, l’azienda – come informano gli ex delegati - ha contestato questo breve allontanamento. "Riteniamo che questa direzione aziendale abbia intrapreso una strada sbagliata. Il profitto non giustifica in nessun modo insensibilità e atti così gravi» spiega una nota della Fiom .
Francesco Dal Mas
Nel decimo anniversario dell’incendio in linea 3, l'allora Rsu aveva deciso, nell’assemblea commemorativa, di ricordare e dedicare il 12 novembre quale impegno per la sicurezza, "per dire mai più incidenti nei luoghi di lavoro". In quell’occasione, durante l'assemblea, alla presenza di dirigenti nazionali del sindacato, era stata posta una targa commemorativa sul muro all'interno della mensa. Atto accompagnato da un lungo e commosso applauso dei lavoratori. La direzione aziendale, nel corso di una recente manutenzione, ha ristrutturato il muro della mensa. La targa è stata rimossa e gettata tra i rifiuti nell'apposita area dello stabilimento, dove è stata ritrovata venerdì 17 novembre da alcuni operai, che indignati hanno denunciato l'accaduto. La targa è visibilmente rovinata per il tempo trascorso sotto la pioggia.
«E’ uno sfregio dei lavoratori, oltre che della memoria di Luisa – hanno commentato alcuni ex delegati Fiom -. La targa andava custodita o consegnata alla RSU e rimessa al suo posto dopo i lavori. Il fatto è inaccettabile. L'atto segnala indifferenza, se non disprezzo, e la volontà di cancellare la memoria di un evento drammatico, depositato nell'animo di molti lavoratori». Secondo i delegati, la direzione aziendale si è comportata in modo non rispettoso delle sensibilità non solo per non aver recuperato la targa, ma anche perchè, per il primo anno, non ha fatto nessuna commemorazione, nessun atto alla memoria, diversamente dal passato. «Contemporaneamente si moltiplicato episodi di mancanza di scrupolo verso la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che nello stabilimento ci lavorano, come più volte denunciato» afferma Paola Morandin, ex delegata.
Si viene così a conoscere che mercoledì 15 novembre c'è stato un episodio gravemente sintomatico della situazione: alcuni lavoratori allontanatisi dalla linea di montaggio per un potenziale pericolo, come prevede la legge, sono stati richiamati ufficialmente dalla struttura di comando aziendale. Nella circostanza un frigorifero aveva preso fuoco. Ebbene, l’azienda – come informano gli ex delegati - ha contestato questo breve allontanamento. "Riteniamo che questa direzione aziendale abbia intrapreso una strada sbagliata. Il profitto non giustifica in nessun modo insensibilità e atti così gravi» spiega una nota della Fiom .
Francesco Dal Mas
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