Paratoie chiuse, strade allagate Consorzi di bonifica sotto accusa
Oderzo. Le vie Bosco Comun e Pordenone invase dall’acqua per la mancata apertura di due chiaviche Residenti infuriati. La sindaca Scardellato: disagi non legati alla manutenzione di fossi e canali
di Niccolò Budoia
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ODERZO. Il maltempo di domenica ha riportato d’attualità in città la questione allagamenti. A fare le spese della pioggia caduta abbondante sono state via Bosco Comun e via Pordenone, che costeggia la porzione nord della zona industriale opitergina. In entrambi i casi, le strade sono state coperte da alcuni centimetri di acqua, preoccupando la popolazione residente. Fortunatamente anche stavolta l’acqua non è penetrata nelle abitazioni.
Alcuni residenti di via Pordenone si sono lamentati a caldo sui social, postando una foto della loro via invasa dall’acqua: «Via Pordenone a Oderzo. Ottima manutenzione dei fossi», era il commento sarcastico che accompagnava l’immagine.
Ma forse la manutenzione dei fossi e dei canali stavolta non è la vera causa dell’allagamento. A produrre questi gravi disagi sono state due chiaviche, una gestita dal Consorzio Sinistra Piave e l’altra dal Consorzio di Bonifica Veneto Orientale.
La conferma arriva dalla sindaca Maria Scardellato. «Non c’entravano i fossi, i problemi di domenica stavano nelle chiaviche», dice. La chiavica di Fratta, gestita dal Sinistra Piave e che dà sul Monticano, sarebbe dovuta essere aperta ed invece era chiusa.
Problema speculare a quello riscontrato per la chiavica del Consorzio Veneto Orientale, che doveva essere chiusa e invece era aperta. La prima ha allagato via Pordenone, la seconda via Bosco Comun. «Questo è un problema molto strano», ammette la Scardellato, «Il Comune in questo caso non può fare altro che sollecitare i due consorzi perché risolvano presto il problema e soprattutto riescano a capire quali siano state le cause». Le due chiaviche sono gestite entrambe per via telematica: gli organi competenti dovranno stabilire se si sia trattato di un errore umano o se ci sia stato un incidente nel funzionamento delle chiuse. La protezione civile domenica è intervenuta tempestivamente in via Pordenone e in via Bosco Comun per deviare il traffico e per cercare di risolvere il problema. Via Bosco Comun non è nuova a questo tipo di problemi: solo nel giugno scorso tutta la via è stata sommersa da circa mezzo metro d’acqua. Allora i circa 300 residenti puntarono il dito contro l’impianto fognario e i fossi, pensati per servire una popolazione di un centinaio di persone. «Negli anni la lottizzazione si è ampliata, ma non è stato fatto alcun lavoro di adeguamento», denunciavano alcuni residenti.
L’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Artico aveva ammesso l’esistenza di alcune criticità in relazione a quella via: le fognature non accolgono tutte le acque bianche, che poi allagano la strada. Ma stavolta non sembra essere questo il problema.
Alcuni residenti di via Pordenone si sono lamentati a caldo sui social, postando una foto della loro via invasa dall’acqua: «Via Pordenone a Oderzo. Ottima manutenzione dei fossi», era il commento sarcastico che accompagnava l’immagine.
Ma forse la manutenzione dei fossi e dei canali stavolta non è la vera causa dell’allagamento. A produrre questi gravi disagi sono state due chiaviche, una gestita dal Consorzio Sinistra Piave e l’altra dal Consorzio di Bonifica Veneto Orientale.
La conferma arriva dalla sindaca Maria Scardellato. «Non c’entravano i fossi, i problemi di domenica stavano nelle chiaviche», dice. La chiavica di Fratta, gestita dal Sinistra Piave e che dà sul Monticano, sarebbe dovuta essere aperta ed invece era chiusa.
Problema speculare a quello riscontrato per la chiavica del Consorzio Veneto Orientale, che doveva essere chiusa e invece era aperta. La prima ha allagato via Pordenone, la seconda via Bosco Comun. «Questo è un problema molto strano», ammette la Scardellato, «Il Comune in questo caso non può fare altro che sollecitare i due consorzi perché risolvano presto il problema e soprattutto riescano a capire quali siano state le cause». Le due chiaviche sono gestite entrambe per via telematica: gli organi competenti dovranno stabilire se si sia trattato di un errore umano o se ci sia stato un incidente nel funzionamento delle chiuse. La protezione civile domenica è intervenuta tempestivamente in via Pordenone e in via Bosco Comun per deviare il traffico e per cercare di risolvere il problema. Via Bosco Comun non è nuova a questo tipo di problemi: solo nel giugno scorso tutta la via è stata sommersa da circa mezzo metro d’acqua. Allora i circa 300 residenti puntarono il dito contro l’impianto fognario e i fossi, pensati per servire una popolazione di un centinaio di persone. «Negli anni la lottizzazione si è ampliata, ma non è stato fatto alcun lavoro di adeguamento», denunciavano alcuni residenti.
L’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Artico aveva ammesso l’esistenza di alcune criticità in relazione a quella via: le fognature non accolgono tutte le acque bianche, che poi allagano la strada. Ma stavolta non sembra essere questo il problema.
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