CASTELFRANCO. Il comitato “Difendiamo il nostro ospedale” boccia inesorabilmente le nuove schede ospedaliere che riguardano San Giacomo e Iov ed è pronto a chiamare a raccolta i cittadini per una nuova marcia di protesta, dopo quella che ha visto la partecipazione di cinquecento persone. «Quello che è stato approvato – dice il referente del comitato, Alberto Genesin – è una sconfitta totale a fronte di un sindaco che dice che le istanze di un territorio sono state ascoltate. Le nostre richieste a difesa dell’ospedale non sono state minimamente accolte a fronte di una petizione di ventimila firme. Per questo motivo noi continuiamo la nostra mobilitazione e siamo pronti a scendere in piazza di nuovo per dimostrare che i cittadini non accettano quello che è avvenuto».
Il comitato sostiene che lo Iov poteva arrivare a Castelfranco senza colpire duramente i posti letto generalisti: «Le scelte adottate sono di carattere esclusivamente politico: attraverso uno studio numerico e statistico avevamo dimostrato come la sede staccata dello Iov potesse approdare a Castelfranco lasciando 265 posti letto all’ospedale generalista. Invece c’è un taglio di 114 posti letto e un sistema di convenzioni assolutamente inadeguato in quanto per esempio lo Iov non potrà ricoverare alcun paziente non oncologico». Si punta l’indice anche sul carattere temporaneo dello Iov: «Un passaggio fondamentale che non è mai stato risolto: ora la temporaneità non è solo scritta sui documenti ma è stata anche ribadita dal rettore dell’università di Padova, poiché è evidente che ne ha tutto l’interesse». Ma il comitato se la prende non solo con la Regione, ma anche con l’amministrazione castellana: «In tutto questo il lavoro dell’amministrazione è stato assolutamente insoddisfacente e sordo nei confronti dei cittadini. La scelta che ha fatto la Regione per l’ospedale generalista è inadeguata e pericolosa nei confronti dei cittadini, poiché l’area dell’ex Usl 8, quindi i presidi ospedalieri di Castelfranco d Montebelluna, con due posti letto per acuti ogni mille abitanti (contro i tre previsti dal ministero) è ora ultima in tutto il Veneto per rapporto posti letto/residenti. Forse sarebbe stato meglio che il sindaco Marcon avesse messo di traverso i suoi camion anche per l’ospedale e non solo per i polli di S. Andrea» . Il comitato ora auspica «che si possa arrivare ad un confronto nuovo anche con l’assessore regionale alla sanità Coletto e la quinta commissione» .(d.n.)
Ospedale, una nuova marcia di protesta

Il comitato si dice pronto a tornare in piazza: «Marcon risponde a logiche politiche, non tutela la città»