CASTELFRANCO. Mentre Salvatronda attende di conoscere le sorti del suo S’cieson, il bagolaro se ne resta lì, con i suoi 150 e più anni di storia, ad ascoltare il vociare sotto le sue fronde. Si attende l’incontro i paese con il sindaco e in frazione è un via vai di gente che passa a vedere se le crepe del maestoso esemplare siano o meno aumentate. A vegliare su di lui c’è l’edicolante Giampaolo Morandini, che ogni giorno prima di aprire la sua cartolibreria con vista S’cieson, fa visita al vecchio albero. Nel coro che si è alzato attorno alle sorti del simbolo del paese, c’è anche la voce di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito democratico. «Un monumento storico di inestimabile valore», osserva, «Invito l’amministrazione comunale a valutare con attenzione le perizie dei tecnici sullo stato di salute della pianta e ad agire tenendo in considerazione la sicurezza dei cittadini e la monumentalità storica di quest’albero». E aggiunge: «Dispiace che si debba arrivare sempre all’ultimo minuto in cui per forza di cose si deve scegliere tra la soluzione assolutamente più negativa, l’abbattimento, oppure la salvezza con il puntellamento». Una riflessione che Zanoni fa con l’amaro in bocca: «Se in Italia ci si prendesse più cura dei propri monumenti, non ci si troverebbe mai nella condizione di dover abbatterli per motivi di sicurezza. Bisogna garantire manutenzione diligente e costante». Lo S’cieson per ora rimane lì, legato e stretto nelle sue cinghie di sicurezza da poco installate. Nella sua lunga storia non si è mai trovato a rimanersene così “imbragato”. Forse percepisce che qualcosa non sta andando per lui; forse come ricordava sconsolato il sindaco Stefano Marcon: «Dobbiamo abituarci all’idea che anche le cose belle hanno una fine». Ma lo S’cieson è un bagolaro “prezioso”, un albero che cittadini, amministrazione, lo stesso parroco non vogliono perdere.
Zanoni in campo «Lo S’cieson tesoro da tutelare»

Il consigliere regionale dei dem si appella alla giunta Marcon «Valuti con attenzione le perizie prima di tagliare l’albero»