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Da Preganziol agli Usa con l’estintore intelligente

Paolo Bacchin è arrivato terzo al concorso americano “Create the Future Design” Ha inventato sensori per il controllo della pressione e le condizioni atmosferiche

di Matteo Marcon
1 minuto di lettura
PREGANZIOL. Con il suo estintore intelligente, l’imprenditore trevigiano Paolo Bacchin, si prepara a conquistare il mondo. Settecomuni non è la California, eppure anche qui, da questa piccola frazione di Preganziol, si può fare innovazione con la “I” maiuscola, nel segno dei nuovi scenari tecnologici legati alla cosiddetta “internet delle cose”. Perito meccanico, diplomato al Turazza di Treviso, classe 1969, Paolo Bacchin, con la sua PB srls, riconosciuta tra le start up innovative dal ministero dello Sviluppo Economico, ha già ottenuto diversi brevetti in molti paesi: Italia, Europa, Stati Uniti, Australia, Cina, Canada.

Grazie all’idea dell’imprenditore trevigiano il classico estintore (oggetto inventato nel 1816 le cui funzionalità negli anni sono rimaste sostanzialmente invariate) cambia pelle; entra nel “cloud” e si arricchisce di nuovi sensori. Quella brevettata dalla PB è una “Apparecchiatura per il controllo a distanza di estintori e/o idranti”. Per spiegare la portata del sistema Bacchin parte dal tragico episodio del rogo alla ThyssenKrupp di Torino del dicembre 2007: «Si sviluppò un vasto incendio con la morte di 7 operai» ricorda «questo anche perché al momento del bisogno nessun estintore funzionava».

Una strage che si poteva evitare: «La manutenzione e i controlli sugli estintori vengono fatti circa una volta ogni sei mesi, ma può avvenire un guasto a poca distanza dall’ultimo check. Il mio progetto prevede la creazione un estintore con sensori in grado di monitorare numerose funzioni: il corretto posizionamento, la pressione interna, le condizioni atmosferiche. L’autodiagnostica avviene 24 ore su 24: con collegamenti wireless di nuova concezione che consente di convogliare questi dati verso servizi di gestione e controllo web, consultabili su personal computer, tablet e smartphone».

Il primo brevetto, quello italiano, è stato depositato nel 2011, per passare dall’idea al primo vero prototipo, Bacchin ha collaborato con un’altra eccellenza trevigiana, la Texa di Monastier, che in questi anni ha messo a disposizione uno staff di 6 persone. Le applicazioni sono molto vaste: dall’automotive (con l’azienda di Bruno Vianello c’è già un contratto di esclusiva) alla sicurezza in strutture pubbliche (ospedali, scuole) e private (condomini, aziende). Non solo riduzione dei costi: il sistema BP ribalta l’attuale struttura dei controlli sulla sicurezza da un sistema che deve essere controllato ad un sistema che avvisa quando non funziona. Dulcis in fundo, notizia di questi giorni, l’estintore intelligente di Bacchin sta già facendo breccia oltreoceano: partecipando al concorso americano Create the Future Design (promosso dagli editori della rivista NASA Tech Briefs) nell’ambito delle fasi premilinari è arrivato terzo, su 429 partecipanti, tra i progetti più votati dal pubblico. Nel 2018 le prime commercializzazioni, con un obiettivo molto chiaro: «Vogliamo conquistare l’America».

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