Treviso: tesoro di Compiano, va all’asta il caveau
Il 17 maggio sarà messa in vendita la stanza in cui furono trovati 22 milioni di euro in contanti, cuore dell’impero Nes
Andrea De Polo
TREVISO. Finisce all'asta il cuore dell’impero di Luigi Compiano, la “grotta del tesoro” della North East Services: il caveau blindato di via Belvedere a Silea. È lì, tra le pareti inaccessibili a (quasi) tutti, che venivano accumulate le banconote portate dai furgoni della società che prelevavano giacenze di banche e supermercati, è lì che la Finanza, nell’autunno 2013, rinvenne 22 milioni di euro in contanti.
Il Tribunale di Treviso ha deciso che il caveau e la sala conta, circa 1.400 metri quadrati con annessa «dotazione impiantistica di allestimenti speciali per la custodia e conta del denaro, e sistemi anti intrusione», andranno all’asta il 16 maggio alle 15 nello studio del notaio Paolo Talice, in via Silvio Pellico 1 a Treviso. Basterà presentare la propria offerta entro le 12.30, e rilanciare la base d’asta di 148 mila euro (cui se ne aggiungeranno altri 124 mila per le difformità da sanare).
Non è la prima volta che il “tesoro” di Compiano: ogni tassello dell’impero della North East, compresi gli uffici e il materiale di cancelleria, è stato o sarà battuto al miglior offerente, ma è la prima volta che si tenterà di vendere anche il caveau di Silea (quello di via Caboto a Trieste, all’interno di una delle società rilevate da Nes, non ricevette alcuna offerta). Praticamente qualsiasi oggetto di proprietà di Compiano è finito in vendita, compresa la collezione da capogiro di 434 auto, 159 moto e motorini, 58 barche e 134 biciclette. Una delle sue Jaguar E-Type venne acquistata dal batterista dei Pink Floyd Nick Mason, il caveau di Silea non avrà probabilmente lo stesso fascino, e difficilmente scatenerà una corsa al rialzo tra gli offerenti, ma è un sito altamente simbolico, fulcro dell’indagine che ha portato a processo l’ex numero uno di Nes.
Un’addetta alla sorveglianza del caveau ha raccontato che era prassi vedersi passare sotto gli occhi, ogni giorno, carrelli contenenti 750 mazzette da 50 euro che finivano nella blindatissima stanza di via Belvedere, dopo che le banconote erano state controllate, smistate, divise in base al loro stato di usura. Compiano, finito alla sbarra perché ritenuto responsabile di omessi versamenti Iva per circa 16,6 milioni di euro per Nes, Istituto di Vigilanza Compiano e altre società del gruppo, due giorni fa si era visto ridurre dai giudici a 15 milioni il sequestro nei suoi confronti. Uno “sconto” che, nonostante la condanna a 28 mesi, gli consentirebbe di pagare l’Iva ed estinguere in questo modo il reato.
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