Vittorio Veneto, calvario dopo un vaccino: «Giustizia per nostro figlio»
Giovane vittoriese colpito da «encefalopatia epilettica» a seguito dell’antipolio. La famiglia: «Faremo denuncia all’Usl perché non accada più a nessun altro»
di Francesca Gallo
VITTORIO VENETO. Un altro vittoriese disabile dopo una vaccinazione. Vaccinato da bambino, oggi questo ragazzo 24enne è affetto da encefalopatia epilettica post vaccinale con grave ritardo psicomotorio e del linguaggio. Così è testualmente scritto nei referti medici che la famiglia esibisce, annunciando una causa legale. La stessa malattia che colpì un altro bambino vittoriese, oggi 37 enne, dopo la vaccinazione antipolio.
È di pochi giorni fa la notizia del pronunciamento della Cassazione che ha respinto il ricorso del Ministero della Salute, aprendo così la strada al risarcimento. Proprio questa sentenza della Suprema Corte ha spinto i familiari del 24 enne vittoriese a chiedere giustizia, per far ottenere al figlio disabile il giusto risarcimento per quanto patito in tutti questi anni.
«Ho letto sul giornale la storia dell'altro giovane che è rimasto invalido a seguito della vaccinazione» racconta la famiglia. «Ci sono venuti i brividi perché ricalca perfettamente quella che stiamo vivendo noi».
Anche in questo caso il vaccino che avrebbe scatenato la reazione avversa fu l'antipolio. La vicenda ora emersa dall'oblio iniziò nel 1992 con la nascita del piccolo. Un bimbo sanissimo che a quasi tre mesi,nel mese di novembre, fu sottoposto alla prima somministrazione vaccinale, antipolio Sabin, Anti Dtp, anti epatite B, oltre che essere inserito nel "progetto pertosse". Un mese dopo, il ricovero nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Vittorio Veneto per "bronchiolite con enterocolite".
Diciotto giorni dopo la dimissione ospedaliera, nel gennaio 1993, il piccolo venne sottoposto alla seconda dose di quel vaccino. Passano 27 giorni e nel corso dell'osservazione del "Progetto pertosse" il bimbo ha gravi crisi epilettiche. La conseguenza è un nuovo ricovero in ospedale con la diagnosi di "epilessia generalizzata in lattante".
A maggio dello stesso anno un nuovo ricovero per "convulsioni ipertoniche recidivanti". Una situazione grave, tanto che il piccolo continuava a presentare numerosissimi episodi epilettici farmacoresistenti. Non solo, perché fece la sua comparsa anche un ritardo psicomotorio con assenza del linguaggio. Ancora un ricovero ospedaliero nell'ottobre 1993, sempre a Vittorio Veneto. Due settimane dopo, nonostante il quadro neurologico critico, il bambino venne sottoposto al richiamo vaccinale con antipolio Sabin e anti epatite B. Intanto Il quadro clinico neurologico si aggrava progressivamente. Il piccolo subì il calvario di nuovi ricoveri per crisi epilettiche farmacoresistenti.
A fine gennaio 1994 i sanitari lo sottoposero a vaccinazione Anti MRP, in seguito alla quale le condizioni neurologiche precipitarono rapidamente.
Il bambino non parlava e non camminava più. Alla fine di questa "via crucis" la terribile diagnosi: affetto da "encefalopatia epilettogena post vaccinale con ritardo psicomotorio e del linguaggio". A distanza di 24 anni ora i familiari hanno trovato il coraggio di denunciare l'episodio. «Andremo fino in fondo» annunciano.
I commenti dei lettori