«Prosecco tesoro Unesco candidatura pasticcio»
IlWwf Terre del Piave pronto a boicottare la procedura per il riconoscimento «Si perseguono solo interessi economici, finora nessun colloquio costruttivo»
di Diego Bortolotto
VALDOBBIADENE. Il Wwf Terre del Piave Gruppo Altamarca va contro il Prosecco e la candidatura delle colline di Valdobbiadene e Conegliano a patrimonio dell'Unesco. «Il Wwf e le associazioni in FareRete si sono sempre dichiarate disponibili a partecipare alla definizione della candidatura», afferma Gilberto Carlotto referente del Wwf Terre del Piave, «ma in mancanza di seri e costruttivi colloqui, saranno obbligate a ostacolare quello che si sta dimostrando essere un “pasticciaccio”, creato solo per perseguire interessi economici locali». Con una lettera inviata lunedì a Regione, Prefettura di Treviso, Consorzi di tutela, sindaci di mezza Marca, del Bellunese e anche del vicino Pordenonese, gli ambientalisti attaccano su più fronti. Da una parte propongono il compost, dall’altra si batteranno perchè venga approvato un documento contro le centrali a biomassa. «Il Consorzio di tutela Prosecco docg ha pubblicato due anni di esperienza sul campo, con ottimi risultati relativi al compostaggio», spiega Carlotto, «e il Crea-vit di Conegliano ha lavorato 5 anni in un vigneto per il compostaggio dei tralci di vite e il successivo riutilizzo nei filari. Rimane immotivato il rifiuto di questa soluzione». Gli ambientalisti mettono quindi in relazione la questione con il timore dei pirogassificatori. Negli impianti di Gaiarine e Paese, bocciati dalla conferenza dei servizi regionale e che non hanno nulla a che fare con i produttori di Prosecco, tra le ipotesi c’era il funzionamento con i residui dei tralci di vite. «Quando si parla di biomasse da bruciare, ogni studio fa riferimento a legna vergine, ma i tralci di vite da decenni hanno perso la loro verginità», aggiunge nella sua lettera Carlotto, «Nel sito Unesco “Langhe-Roero e Monferrato” la Regione Piemonte non consente la realizzazione di campi fotovoltaici a terra e di centrali a biomasse, relative alla realizzazione di impianti per la produzione di energie. La Regione Veneto finge di ignorarlo e non lo prevede nel suo Piano di gestione della candidatura». L'associazione ambientalista chiede di entrare a far parte del procedimento che porterà il Prosecco verso l'Unesco. Il Wwf domanda al gruppo che si sta occupando della candidatura un confronto pubblico con le associazioni e i comitati. Altrimenti preannuncia una sorta di boicottaggio. «Il principale obiettivo dei politici, dei consorzi e dei cittadini, è la tutela della salute e dell'ambiente l'agricoltura si dovrà adeguare a questa priorità e non viceversa», scrive Carlotto, «solo su queste basi di partenza saranno possibili piani pubblici e condivisi, con tempi di realizzazione concordati ed inseriti nel Piano di gestione della candidatura».
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