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Per l’adunata degli alpini 17 camping, 8 aree camper

Il progetto per dare alloggio e spazio a 30 mila persone fra Treviso e hinterland Verranno adibiti ad accoglienza spazi sportivi, palestre e zone parcheggio

di Federico de Wolanski
2 minuti di lettura

Ben 87 siti utilizzabile per gli alloggiamenti collettivi. E poi campeggi, aree camper oltre a tutto il sistema di ristoro e igiene pubblica che verrà posizionato dentro e fuori le mura di Treviso. La macchina organizzativa per l’adunata degli alpini del prossimo maggio sta mettendo le bandierine sulla mappa e disegnando come cambierà Treviso la prossima primavera quando nel giro di una settimana il capoluogo passerà dagli attuali 83 mila abitanti a 500 mila.

Il compito è arduo. Immaginate voi di pianificare come e dove mettere a dormire, mangiare e lavarsi migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia con tanto di auto, mezzi, vettovaglie ed eventuali attrezzature mobili all’interno di una zona giàdensamente abitata e dovendo ridurre al minimo le distanze dal cuore della città per evitare che la dispersione dei “nuovi residenti” impogna di movimentare il traffico per giorni.

Così i tecnici del Coa (il comitato organizzativo dell’adunata) si sono messi a lavoro per tempo e con i responsabili del comune di Treviso e delle amministrazioni dell’hinterland cittadino hanno iniziato a selezionare gli spazi. Oltre alle 87 strutture che potrebbero essere convertite in camerate (si parla di palestre, sale e magazzini comunali) e per le quali è già stata prevista una capienza di circa 6000 persone, il Coa ha selezionato 17 campi attrezzati in cui allestire le tendopoli in grado di ospitare circa 20 mila persone, e 8 aree camper che potranno accogliere 900 camper per un totale di altri 4 mila alpini circa.

«In totale i luoghi destinati all’accoglienza potranno accogliere almeno 30 mila persone» tira le somme Luigi Cailotto, presidente del Coa, «la valutazione dei vari ambiti è stata fatta sia in funzione della loro disponibilità (si è partitiselezionando aree sportive e strutture comnunali o parrocchiali) sia della loro posizione». A Treviso si sono selezionati così spazi come quelli in viale della Serenissima (già usatiper l’Home festival), i campi sportivi dell’Eolo, di San Giuseppe, S.Liberale e delle Acquette per ospitare tende; e poi Monigo, Fiera, Foro Boario per ubicarvi le aree camper. A questi vano ad aggiungersi altri spazi ritagliati in città (le aree verdi in città giardino) o aridosso di questa (gli apazi verdi nei pressi del Ca’Foncello) per dare sfogo a altre tende o altri punti logistici, e tutti gli altri ambiti individuati dal Coa nell’immediata cintura urbana come i parcheggi dle ciomitero in via Pindemonte o quelli (ampissimi) dell’edificanda area commerciale al casello di Treviso Sud. «Ad oggi ci sono già 5000 pre-iscrizioni nel sito dell’adunata» annuncia fierro Cailotto, «e calcolate che ogni accesso non riguarda una persona, ma solitamente un gruppo più o meno numeroso che chiede gli vengano riservati spazi per tende collettive, camper o camion, quindi i numeri aumentano esponenzialmente, e siamo solo a fine ottobre». E stiamo parlando – per chiarire – solo delle presenze “in divisa”; turisti, familiari e quant’altro fanno conto a sè. «Stiamo preparando un evento di portata immensa» sottolineano dal Coa, «ma tutto sta funzionando a meraviglia».

Dopo aver pianificato il percorso della sfilata che partirà da piazzale Burchiellati, seguirà le mura fino a porta SS Quaranta, risalirà la città via Borgo Cavour e San Liberale fino a piazza Vittoria per sciogliersi nei pressi di via Toniolo, ma, il Coa sta prendendo contatto con Mom e Trenitalia per organizzare, nei tre giorni chiave, un servizio di trasporto pubbico «potenziato de mirato» da e per Treviso. Resta da chiarire come si deciderà di ridisegnare la viabilità per lasciare spazio agli alpini e agli spettatori. Anche dal Coa la richiesta di vietare il Put, o buona parte di questo.

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