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Amianto a S. Giorgio, accordo per la bonifica

Domani in Regione la conferenza decisiva per la rimozione dei pericolosi inerti dalla tangenziale

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CASTELFRANCO. Cumuli di amianto, domani il summit decisivo in Regione. La vicenda legata alla bonifica dei rifiuti situati a lato della Nuova Statale del Santo in zona San Giorgio potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta. Gli organi preposti a gestire la bonifica dei rifiuti sono arrivati ad un accordo informale sul piano di bonifica da attuare. La cosa sarà formalizzata in una Conferenza dei Servizi prevista domani in Regione Veneto. Una commissione cui prenderanno parte rappresentanti di Veneto Strade (incaricato della bonifica), Arpav, Comune e Regione Veneto. In questo incontro dovrà essere approvato il piano di bonifica ed anche il crono programma della rimozione dei cumuli. Queste informazioni sono state riferite in Commissione consiliare "Ambiente ed Ecologia" qualche giorno fa dal dirigente comunale del settore urbanistica, lavori pubblici e ambiente Luca Pozzobon. Dal canto suo,il Partito Democratico chiede certezze rispetto ad un piano di bonifica. «Abbiamo chiesto che vi sia una rappresentanza del Comune alla Conferenza dei Servizi –spiega il consigliere comunale Pd, Sebastiano Sartoretto– non solo tecnica, ma politica. Perché mi sembra arrivato il momento che la cosiddetta filiera leghista venga finalmente fatta funzionare, visto che è stata sbandierata tante volte dalla Lega Nord. Come Pd chiediamo che siano garantiti alla cittadinanza tempi certi e modalità di smaltimento di questi rifiuti. Dopo 7 anni è di lunghi studi, è arrivato il momento di fare finalmente qualcosa...».

Il Pd ha chiesto che la settimana dopo la Conferenza dei Servizi venga convocata nuovamente la Commissione consiliare Ambiente in cui venga data notizia del piano di bonifica, qualora approvato. I rifiuti sono presenti in zona San Giorgio dal 2009, anno in cui vennero completati i lavori della grande rotatoria di innesto sulla Nuova Statale del Santo. Da allora sono rimasti in loco. Stiamo parlando di 10 mila tonnellate di rifiuti vari. Le analisi hanno evidenziato la presenza di fibre di amianto in una porzione di 350 mc di rifiuti. L'amianto è cancerogeno e una diffusione di questo materiale nell'ambiente potrebbe avere conseguenze molto pericolose per la salute pubblica. (d.q.)

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