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Incubo mutuo per 14mila trevigiani

Ma è in crescita il credito erogato dalle banche per l’acquisto di abitazioni: 140 milioni nel terzo trimestre 2015

di Giorgio Barbieri
2 minuti di lettura

TREVISO. Nei giorni in cui si discute la decisione del governo di permettere alle banche di portare via la casa a chi non ha pagato 18 rate del mutuo, emerge che sono oltre 14.000 le persone “soffocate” dalle rate dei mutu. Mentre il mercato del credito per le abitazioni continua a dare segnali positivi anche in provincia di Treviso. Le erogazioni di mutui da parte delle banche sono in aumento nel terzo trimestre del 2015 e i volumi erogati nella Marca sono stati 140,7 milioni di euro, in crescita del 75,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati erogati 90 milioni circa di euro. È quanto emerge dal Bollettino Statistico “IV-2015”, pubblicato da Banca d'Italia nel mese di Gennaio 2016 e rielaborato per la nostra regione dall’ufficio studi di Tecnocasa.

«Da oltre due anni la domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita», si legge nel bollettino della società, «e proseguono le manovre adottate dalla Banca centrale europea per sostenere l’erogazione del credito e incentivare la ripresa dell'economia e l’offerta bancaria migliora grazie a riduzioni degli spread sui mutui per la prima abitazione. La qualità del portafoglio degli istituti è un fattore determinante nelle scelte di erogazione, le cui politiche rimangono sempre prudenziali».

Attraverso l’elaborazione dei dati si nota che nel terzo trimestre 2015 si è registrato un importo medio di mutuo pari a 107.900 euro, in diminuzione rispetto a quanto rilevato durante lo stesso trimestre dell'anno precedente, quando il prestito medio ammontava a 116.200 euro. Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato circa il 4% in meno rispetto al mutuatario medio italiano.

Sono invece quattordicimila le persone “soffocate” dalle rate dei mutui. Per la precisione: 14.424. Si tratta dei cosiddetti “affidati” finiti nella lista delle sofferenze bancarie, ovvero le persone che non ce la fanno più a pagare le rate del mutuo o del finanziamento ottenuto dall’istituto di credito.Il dato della Banca d'Italia, aggiornato al 30 settembre 2014, fotografa un’impennata pesantissima: al 30 giugno del 2010 gli affidati in sofferenza a Treviso e provincia erano 9.271, in quattro anni sono cresciuti del 56%. Il dato nazionale è pessimo, quello trevigiano ancora di più.

«Aspettiamo di capire il testo di questa riforma prima di esprimere un parere definitivo», afferma Luigia Giuriati, presidente provinciale della Federconsumatori, «l’unica certezza è che il sistema ha bisogno di essere riordinato perché ci sono talmente tante norme che ora si deve seguire la discrezionalità dei giudici che decidono in maniera diversa. Intanto come Federconsumatori siamo impegnati ad assisteretanti trevigiani penalizzati dalle vicente di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Abbiamo chiesto un aito anche alla Regione ma al momento non è arrivato».

È il Codacons ad annunciare battaglia contro la norma che introduce la possibilità per le banche di vendere le case dei cittadini in caso di mancato pagamento di alcune rate, indipendentemente se queste siano 7 o 18. «Finirà davanti alla Corte Costituzionale», annuncia il Codacons, «le proposte di modifica al decreto annunciate ieri vanno bocciate tutte e con la più assoluta fermezza».

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