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L’arte contro i suicidi Ecco la lezione di Goldin

Progetto di prevenzione dell’associazione “Parliamone” sul disagio giovanile Oltre settecento persone a Salgareda per l’incontro con il critico trevigiano

di Elena Grassi
1 minuto di lettura

«Molto spesso, dopo il suicidio, quella che è in apparenza un’assenza diventa una forte presenza». Questo uno dei passaggi più significativi e toccanti dell’intervento di Marco Goldin sul disagio esistenziale e pittura nell’opera di Munch e Van Gogh, che ha portato venerdì sera nella sala polivalente di Salgareda oltre 700 persone, rapite dalla meraviglia delle tele proiettate e commosse dal racconto della vita dei due artisti.

L’incontro “Occhi di temporale” è stato organizzato dall’associazione di Ponte di Piave e Salgareda “Parliamone”, nata la primavera scorsa dopo il secondo suicidio di un adolescente del territorio. In un periodo in cui nella provincia rifiorisce l’interesse per l’arte attraverso le grandi mostre, il critico d’arte di “Linea d’Ombra” declina la rotta culturale verso quella sociale per dar voce non solo alla bellezza ma anche alla sofferenza silenziosa che traspare dalle trame della tela e accomuna Munch e Van Gogh a tutti gli uomini affetti dal male di vivere. «Mi sono rivolto a due tra i pittori che più di altri hanno reso la loro sofferenza meraviglia proprio nella pittura», spiega Goldin, «Meraviglia però intrisa di spine, poiché molto spesso nata dal dolore, anche lancinante, come esprime van Gogh nelle lettere al fratello Théo, e dall’essere disarcionati dal mondo e dalla loro stessa vita». Attraverso la narrazione a braccio del critico d’arte sono emerse varie tematiche legate al disagio giovanile come la solitudine, l’incomprensione, il difficile rapporto con gli altri, che coincidono con i temi affrontati in un’ottica di prevenzione dall’associazione “Parliamone”. «In un silenzio surreale Goldin ha preso le vesti di sacerdote della memoria – racconta Claudio Rorato, vice presidente dell’associazione – facendoci scoprire opere meno note dei due artisti e leggendo testimonianze della loro vita nei momenti di dolore e disperazione, con il suo solito istrionismo a cui si è aggiunta una sincera partecipazione emotiva che ha stregato il pubblico».

“Parliamone”, oltre a conferenze e lezioni specialmente nelle scuole, ha aperto anche due sportelli di ascolto per i giovani in difficoltà a Salgareda (villa Rebecca) e a Ponte di Piave (ex sede Ulss) con l’aiuto di medici e psicologi che gratuitamente fanno parte dei team di supporto. Per informazioni www. parliamone.tv.

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