Gemelli sequestrati in casa dai banditi
Simone e Giorgia Menin, diciottenni, sono stati rinchiusi nelle loro stanze Hanno chiesto aiuto urlando dalla finestra e usando lo smartphone
di Diego Bortolotto
CONEGLIANO. Sequestrati in casa, mentre in pochi minuti i ladri hanno rubato gioielli per 50 mila euro. I gemelli Giorgia e Simone Menin, e la loro madre Sidra Zuccarello, nota commerciante di Conegliano, hanno vissuto attimi di terrore venerdì mattina. Una banda di malviventi è entrata nel loro appartamento di via Colombo, mentre i due ragazzi si trovavano all'interno. La mamma era appena uscita come ogni mattina, per andare nel suo negozio “Max&Co” di via Carducci. «Sono stati dei bastardi, peggio delle bestie, non possiamo nemmeno vivere sicuri in casa», dice la negoziante. I gemelli, da pochi mesi maggiorenni, non hanno subito violenze fisiche. Ma il trauma psicologico è stato tremendo, anche per la loro madre, allertata al telefono dalla figlia, negli istanti in cui i banditi erano in casa.
Erano circa le 9.30 di venerdì quando ignoti sono saliti al primo piano, nel palazzo situato al civico 78, nel complesso del Biscione. Molto probabilmente un colpo progettato, ma non si aspettavano di trovare all'interno dell'appartamento i figli. Così li hanno chiusi a chiave nelle stanze. L'abitazione è divisa in due alloggi comunicanti. Simone, che ha causa di una disabilità alle gambe è costretto alla sedia a rotelle, era in salotto e stava guardando la televisione sul divano. La sorella Giorgia si trovava invece nell'altra parte della casa, nella sua camera. La ragazza ha sentito degli strani rumori provenienti dalla camera vicina. «Mamma, mamma!», ha urlato la diciottenne, battendo sulla porta, scoprendo che era stata chiusa dentro. Sotto shock, ha capito cosa stava accadendo, preoccupata anche per il suo fratello gemello, che non poteva spostarsi. La giovane ha così preso lo smarthphone che aveva sotto il cuscino del letto e chiamato il 112. «Ci sono i ladri in casa», ha detto terrorizzata. Ha telefonato anche alla mamma e dalla finestra chiamato aiuto. I malviventi senza scrupoli, pur sapendo che nell'appartamento c'erano i ragazzi, non si sono fermati. In meno di cinque minuti si sono impossessati di vari anelli, altri gioielli in oro e preziosi di mamma Sidra, dilegandosi prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. I malviventi hanno preso anche delle bottiglie di grappa e del cibo e sono fuggiti. Giorgia ha telefonato alla madre, che si è precipitata a casa, dove nel frattempo erano sopraggiunti i carabinieri.
Sono così scattate le ricerche nella zona. Testimoni hanno notato due donne uscire molto velocemente dal palazzo. «Avevano in mano delle borse», spiega Sidra Zuccarello, «nessuno però le ha viste bene». L'ipotesi è che fossero di origini rom. I ladri hanno arraffatto tutti i preziosi per velocizzare la loro azione, perfino la bigiotteria, per fare la “cernita” con più calma in un secondo momento. Sapevano di avere i secondi contati, perché era stato lanciato l'allarme dai figli della negoziante. Si sono quindi concentrati sulla camera della donna, non rovistando in altre parti dell'alloggio. Il bottino è cospicuo: ammonta a 50mila euro. Hanno però lasciato le perle, che secondo la tradizione nomade portano lacrime e sfortuna.
I carabinieri hanno avviato le indagini sull'episodio, esaminando anche i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza situate nella zona alla ricerca di indizi utili a rintracciare i ladri.
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