Treviso capitale dei numeri con il Festival della statistica
Si parte venerdì 10 settembre, si chiude domenica 12. Tre giorni di maratone, da mattina a sera. Le star sono Tito Boeri, presidente dell'Inps, e Giorgio Alleva, presidente dell'Istat

Dare numeri? Il miglior strumento di conoscenza del reale. Come diceva anche Einaudi. No, non dare i numeri...
La statistica e la scienza demografica servono tutti i giorni, nella nostra vita. Le migrazioni e l'attualissima emergenza profughi. Il futuro pensionistico di tutti noi; salute e ricerca (caso Stamina in primis), le valutazioni scolastiche, vedi i test Invalsi. E poi l’economia: l'accesso al credito, le banche dati del mondo finanziario. E la cucina, gusto e sensi; profumi, olfatto e cosmesi. Fino alle ricerche dei giovani laureati sulla qualità del vino Docg.
Mica è finita qui. Lo sport, i test atletici e le valutazioni; i giochi e la magia; gli spritz statistici. E i mille aspetti del nostro vivere quotidiano, compresa la (deprecabile?) fuga di talenti nel mondo. E non manca nemmeno il caso.
Benvenuti a «StatisticAll», il primo festival della statistica, novità assoluta in Italia e in Europa, e forse nel mondo. Treviso lo lancia e lo ospita – nella sue piazze, nei suoi palazzi e nei suoi locali – nel nome di Corrado Gini, mottense, fondatore dell'Istat e pioniere della statistica in Italia. Lo ha appena citato anche Barack Obama: l'«indice di Gini» è il misuratore scientifico più attendibile del grado di eguaglianza/diseguaglianza interna di un paese.
Si parte venerdì 10 settembre, si chiude domenica 12. Tre giorni di maratone, da mattina a sera. Le star sono Tito Boeri, presidente dell'Inps (parla domani sulle pensioni, alle 18), e Giorgio Alleva, presidente dell'Istat, ma ci saranno anche Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso (domani alle 17), economisti, divulgatori come Marco Malvaldi. E forse l’ex ministro Giovannini. A Motta si scoprirà una targa in onore di Gini. Sono attesi studiosi dall'Italia e dall'estero- su Stamina parla Emilia Grazia de Biasi –, ma soprattutto i cittadini di Treviso, del Veneto e del Nordest. Ben 60 appuntamenti , 4 concerti, 3 momenti letterari, 6 mostre (una su Gini, una con Yoghi e Bubu), 2 presentazioni di libri. Infine, 10 film da godersi alla multisala Corso; i laboratorio per i bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni. Gli organizzatori, con l’assessore alla cultura Luciano Franchin, hanno svelato ieri il calendario a Ca’ Sugana. Un vulcano di spunti e provocazioni, a immagine di un cartellone e di un programma assortito, vulcanico e intrigante.
Coraggiosa la scommessa degli organizzatori: «Nessuna tabella excel», dicono, «ma divertimento, curiosità, dinamismo, lasciando parlare i numeri. In nessun titolo c’è il termine statistica». Così Eugenio Brentari, dell’università di Brescia; Nicola Torelli, dell’università di Trieste, presidente della società italiana di statistica; e Stefano Campostrini, dell’università di Ca’ Foscari. E Rina Camporese (Istat), ha rilanciato: «Vogliamo dare gli occhiali della statistica per guardare meglio il mondo, ma con gioco, divertimento». Bambini e ragazzi, sono avvertiti, poi ci sono i capolavori del cinema con spunti numerico e matematici.
Avvertenze preliminari, a pubblico e curiosi. Immergetevi nel clima gioco so del festival, ma evitate Trilussa e il suo pollo («immagine falsissima e distorta»), e non accusate gli statistici e i demografi di cambiare i numeri influenzati da governi e partiti («i numeri parlano da sè e non conoscono colori politici»).
Martedì, peraltro, il festival ha avuo un’anteprima a Padova, al Pedrocchi, con gli studenti della facoltà di statistica, la seconda in Italia. E del resto, fino a pochi anni fa c’era il corso di laurea a Treviso, ed era anche assai affollato: studiare statistica, poi, ha ottimi sbocchi occupazionali. Numeri allettanti, per i giovani. Tre giorni, alla fine, per abbattere le barriere fra scienza e pubblico. E perché Treviso possa verificare il futuro di un nuovo festival, improntato all’originalità e alla creatitvià, fra un algoritmo e un indice. Il festival è promosso da Sis (Società italiana di statistica), con la società «Corrado Gini» di Treviso e Motta, presieduta da Giacomo Masucci, insiem e a Ministero dell’Università , Regione Veneto e Comune di Treviso e in collaborazione con Istat e Ca’ Foscari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori