Ponzano, due biologi cercano fondi on line per salvare le farfalle
I giovani hanno fondato una start up e puntano a finanziare la distribuzione dei kit di allevamento: «Viva la biodiversità»
di Federico Cipolla
PONZANO. Una raccolta fondi on line per salvare le farfalle. È l’idea di Pier Paolo Poli ed Emanuele Rigato, due giovani ponzanesi che hanno aperto una start up per l’allevamento di insetti.
I due biologi hanno ideato un kit che salva una delle farfalle europee più belle, la farfalla Macaone, che secondo l’Agenzia Europea per l’ambiente sta scomparendo. Poli e Rigato hanno trovato il modo di allevarla, ma vorrebbero anche sensibilizzare la persone, consentendo a tutti di procurarsi il kit per allevarle. Per realizzare il progetto servono per 8.400 euro. Da qui il crowdfunding: si possono fare offerte on line. «Essendo lo scopo di questo progetto la conservazione della biodiversità, che è un bene comune, da cui dipende la vita di tutti, pensiamo che sia giusto dare a tutti la possibilità di contribuire economicamente a questa sfida per accelerare il completamento del progetto e renderlo disponibile nel più breve tempo possibile», spiegano i due biologi. Basta visitare il sito produzionidalbasso.com, e andare alla pagina del “macakit” per contribuire. I due giovani per realizzare il prototipo hanno investito già 15 mila euro, ora serve però un passo ulteriore per renderlo utilizzabile. «È il primo kit al mondo per l'allevamento della farfalla Macaone», spiegano i due biologi. «In linea con la nostra mission, MacaKit vuole essere uno strumento in grado di sensibilizzare le persone di tutte le età al tema della conservazione della biodiversità. Il kit infatti permette di osservare in ogni stagione dell'anno, il ciclo vitale di una delle più belle farfalle europee permettendo alle persone di partecipare attivamente alla sua conservazione. Con questo progetto vogliamo riportare le farfalle di prato non solo nei luoghi rurali, ma soprattutto nelle nostre città».
Poli e Rigato però guardano anche alla lunga, cercando di creare una sorta di nuovo rapporto tra i cittadini e le farfalle. L'esperienza infatti non finisce con il kit, ma prosegue «imparando come attirarle nel proprio giardino o balcone attraverso l'uso di particolari essenze di piante nutrici e fiori». Il progetto infatti non si esaurisce con la salvaguardia di una specie, ma avrebbe conseguenze su molto altro. “La scomparsa di queste farfalle è non solo un impoverimento della bellezza della natura, ma anche il segno di uno squilibrio degli ecosistemi».
I commenti dei lettori