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Tè allo stramonio, stanno meglio

Fuori pericolo i tre ragazzi intossicati: nessuna ipotesi di reato, ma solo una ramanzina dalle famiglie

di Diego Bortolotto
1 minuto di lettura

GODEGA DI SANT’URBANO. Sono in costante miglioramento le condizioni dei tre giovani di Vazzola che sabato notte sono rimasti intossicati dallo stramonio. Lo sballo “a costo zero” poteva costare molto caro alla loro salute. I due ricoverati all'ospedale di Conegliano sono in cura nel reparto di medicina e anche ieri sono stati sottoposti ad esami. Mentre anche il più grave, ricoverato al Ca' Foncello di Treviso, è fuori pericolo.

Sono stati salvati in tempo, dopo aver bevuto uno tisana con un elevato quantitativo della cosiddetta “erba del diavolo»” L'avevano trovata in un campo e, informandosi non così bene su internet, avevano voluto provare l'ebbrezza dello sballo. Il dosaggio però è stato spropositato e per questo hanno messo a repentaglio la loro vita.

Lo stramonio è una pianta estremamente tossica e sono sufficienti pochi grammi a provocare allucinazioni e altri disturbi, fino alla paralisi respiratoria e al decesso. Il commissariato di polizia ha effettuato accertamenti e inviato il fascicolo in Procura. Non sono state formulate al momento ipotesi di reato, sostanze stupefacenti non ne sono state trovate e i ragazzi non hanno precedenti di droga.

L'episodio si era verificato all'alba di domenica, in un'abitazione di via Vittorio Veneto a Pianzano. Lì nella serata e nella notte si era svolto un festino. Una ragazza approfittando dell'assenza dei genitori aveva chiamato degli amici. In tre hanno bevuto la tisana alla stramonio e sono finiti all’ospedale: si tratta di G.A., 19 anni, L.M., 20 anni, e M.S., 23 anni.

Un altro l'ha solo assaggiata e per questo si è salvato insieme agli altri amici. Sono stati loro ad allertare il 118 quando hanno visto i tre in preda ad allucinazioni. Passata la paura, nei prossimi giorni saranno dimessi e potranno fare ritorno a casa.

I giovani presenti alla festicciola hanno collaborato con la polizia e non dovranno probabilmente dare ulteriori chiarimenti di fronte un magistrato. Ma qualche spiegazione dovranno invece fornirla alle loro famiglie.

E magari dovranno documentarsi un po’ meglio sugli effetti pericolosissimi di questo tipo di erbe, in modo da evitare in futuro altre esperien ze del genere.

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