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Spresiano, un paese in lutto: «Straziati da troppi dolori»

Il sindaco Della Pietra è corso sul logo dello schianto, conosceva la famiglia: «Siamo sgomenti». Negli ultimi giorni le morti di Arianna, Francesca e Andrei

Mattia Toffoletto
2 minuti di lettura

«Un altro durissimo colpo per la nostra comunità. Siamo tutti sgomenti, svuotati, persi. Ci stringiamo ai familiari del piccolo in questo terribile momento, chiedendo a chiunque rispetto per il loro dolore». Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano, si affida a Facebook per testimoniare lo strazio della comunità, piegata ancora da un dramma a pochi giorni da altri tre lutti tremendi. Di nuovo lacerata a pochi giorni da altre tre giovani vite spezzate.

Il primo cittadino, ieri pomeriggio, si era subito recato sul posto dell’incidente. Conosce bene la famiglia. Della Pietra aveva dato una mano a gestire il traffico, mentre la Pontebbana era bloccata e il suo cuore soffriva per quel fiore reciso di nome Eduard.

Raggiunto più tardi al telefono, il sindaco concede poche parole. Come cercasse nel silenzio la strada per gestire emotivamente un momento durissimo. Troppo grande la tragedia di ieri, un colpo agghiacciante per una comunità in cui tutti si conoscono e stanno soffrendo per la morte del piccolo Eduard.

L’ennesima vittima della strada segue altre tre giovani vite spezzate da inizio 2023 legate a Spresiano. Un rosario di morti che attraversa la mente del sindaco come un pugnale. Eduard è l’ultima ferita. Ma, da inizio anno, sono morte (non per incidente stradale) la 31enne estetista Arianna Guidolin e la 17enne Francesca Tagliapietra, trovata senza vita ai giardini della Biennale, a Venezia. E alle Bandie, nella frazione di Lovadina, è deceduto tre settimane fa Andrei Perepujnii, 31enne operaio della Mosole, schiacciato dalla ghiaia nella cava dove lavorava.

Della Pietra mette in fila le età: «I 4 anni di Eduard. Prima Arianna di 31 anni, Francesca di 17 anni, Andrei di 31». Una scia di dolore diventata incubo.

Dopo l’incidente il sindaco ha raggiunto la Pontebbana con il vicesindaco Roberto Fava e l’assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Mestriner. Aiutavano a smaltire il traffico, cercavano di assicurare un supporto in un momento complicatissimo.

Lavoravano sperando nel meglio, ricevendo poco dopo la peggior notizia che potessero avere: la morte del piccolo. Probabile che Della Pietra nei prossimi giorni, forse già oggi, vada a trovare i familiari del bimbo. La famiglia abita in una zona residenziale, poco distante dalla Pontebbana e dalla discoteca Odissea. Lì vicino le scuole medie, che Eduard non frequenterà mai.

«Preferisco non aggiungere altro in questo momento, come segno di rispetto credo sia giusto il silenzio», sottolinea Della Pietra. Il lutto a Spresiano era stato proclamato già una decina di giorni fa, alla vigilia dei funerali della 17enne Francesca Tagliapietra, figlia dell’assessore Paolo.

Il sindaco, dal profilo Facebook istituzionale, aveva annunciato la sospensione «di tutti gli eventi pubblici già programmati per le prossime due settimane». Stop alle manifestazioni per un lutto che non conosce fine. I funerali di Francesca avevano coinvolto l’intera comunità. Di certo, pure nel caso di Eduard, l’ultimo saluto sarà partecipato e intenso. «Siamo tutti sgomenti, svuotati, persi». Parole che racchiudono lo smarrimento di tutta Spresiano. 

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