Ferragosto a Treviso, ecco i musei aperti per riscoprire storia e cultura pop
Alla possibilità di visitare collezione Salce, Santa Caterina e Bailo con relative mostre, si aggiungono le proposte in provincia
Laura Simeoni / treviso
TREVISO. Un Ferragosto all’insegna dell’arte, in cui approfittare della calma in città per lanciarsi in un viaggio emozionante tra antichi reperti archeologici e colorati cartelloni che hanno fatto la storia del cinema. Oggi trevigiani e turisti potranno entrare nei musei del capoluogo aperti con gli orari consueti: dalle 10 alle 18 nel complesso di Santa Caterina e del Bailo: il primo destinato a custodire, tra i tanti interessanti oggetti, le testimonianze degli antichi veneti, i Venetkens, mentre il secondo accoglie l’arte moderna con opere di Arturo Martini e Gino Rossi.
In entrambi trovano spazio temporaneo alcuni manifesti di film famosissimi realizzati dal cinepittore trevigiano Renato Casaro a cui è dedicata un’ampia mostra nella nuova sede del Museo Nazionale Collezione Salce. Casaro, considerato l’ultimo grande cartellonista del cinema italiano, classe 1935, ha firmato i manifesti di “Balla con i lupi”, “Il tè nel deserto”, “L’Ultimo Imperatore”, gran parte dei film con Bud Spencer e Terence Hill e del ciclo di Asterix e Obelix con Depardieu. Senza trascurare gli “spaghetti western” di Sergio Leone. Oltre mille i capolavori realizzati a partire dagli anni Cinquanta e proposti in un suggestivo allestimento multimediale. Per entrare è necessario il Green Pass.
«I nostri Musei terranno le porte aperte per permettere a tutti di godere del patrimonio artistico della città: la cultura deve servire a veicolare emozioni e valori», dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Treviso, Lavinia Colonna Preti che ricorda un’altra opportunità offerta a Santa Caterina: la mostra #Noisiamotreviso, con i volti dei trevigiani ritratti in oltre 600 scatti dal fotografo Giovanni Vecchiato (ingresso gratuito).
Le bellezze artistiche della Marca sono tante e oggi aprirà le porte anche la Gypsotheca di Possagno con sei opportunità di visite guidate: ore 10.30, 11.30, 12.30, 15.30, 16.30, 17.30. Una settima alle 16 viene riservata alle famiglie e in particolar modo ai bambini coinvolti in un percorso creato su misura per loro.
Ai più piccoli pensa pure il Parco Archeologico Didattico del Livelet di Revine Lago, che ha messo a punto un programma ricco di proposte, a partire dalle 10 e fino alle 19, per scoprire i segreti del villaggio palafitticolo. Dalle 11 alle 17, l’archeotecnico Andrea La Torre mostrerà come veniva lavorata l’argilla per ottenere vasi e contenitori fra il Neolitico e l’Età del Bronzo, coinvolgendo i bambini nella sperimentazione. A disposizione dei visitatori, su prenotazione, numerosi tavoli da picnic, un parco giochi e le aree verdi, per trascorrere serenamente la giornata in riva al lago. Per accedere al Livelet è necessario che i visitatori di età superiore ai 12 anni esibiscano il Green Pass, nelle visite guidate è obbligatorio indossare la mascherina dai 6 anni.
Per chi ama la storia c’è il Museo della Battaglia di Ceneda, dedicato alla grande Guerra e aperto in orario 10-13 e 15-18 mentre in centro a Vittorio Veneto sarà possibile visitare la Galleria civica di arte medioevale, moderna e contemporanea Vittorio Emanuele II ore 10-12 e 15-17. A Serravalle dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 è aperto il Museo del Cenedese con reperti archeologici del territorio tra Piave e Livenza. Collegato al museo c’è l’Oratorio dei Battuti decorato con un ciclo di affreschi realizzati nella prima metà del XV secolo mentre a San Giacomo di Veglia il Museo del baco da seta apre in orario 10-12 e 15-17.
Infine una chicca: la tomba monumentale Brion di Carlo Scarpa nel cimitero di San Vito d’Altivole è accessibile dalle 8 alle 19 ad ingresso gratuito senza prenotazione.
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