A Villa Emo sfila la moda etica e sociale
Ieri sera villa Emo ha accolto a Fanzolo il defilé con creazioni e abiti realizzati, da ragazzi e ragazze seguiti dalle cooperative sociali che operano sul territorio
di Vera Manolli
Serata all'insegna della moda a villa Emo: sfilano le creazioni delle cooperative sociali. Riflettori puntati ieri sera, nella splendida cornice di villa Emo a Fanzolo di Vedelago, sugli abiti e gli accessori di alta moda creati dai ragazzi e ragazze che vivono realtà difficili o di disagio sociale. Sotto il titolo "Altra moda, altro modo: progetti di stile e di vita", è stata una sfilata davvero speciale realizzata grazie alla collaborazione di una trentina di stilisti, tutti appartenenti alle dodici cooperative sociali che operano su tutto il territorio e promossa dalla Regione e Unioncamere Veneto.
Il Cerchio, E-Sfaria, Quid, Primula, Primavera '85 e poi ancora L'officina di Aias, Il Girasole, Rio Terà dei Pensieri, Aclicoop, La Casa di Michela, Vale un sogno e Schio Solidale, queste sono le cooperative che lavorano a stretto contatto con la realtà e le problematiche di detenute ed ex detenuti, oppure donne fragili che hanno subito violenze sia fisiche che psicologiche e che sono riuscite a trasformare la loro creatività in una vera e propria opportunità di lavoro.

Ecco una seconda opportunità quella che riscatta ogni disagio subito, fatta di ago e filo per creare dei capi unici di alta moda con tanto di accessori.
Capi e accessori sono stati realizzati per la maggior parte da donne in difficoltà, donne che ora si trovano senza un lavoro come quelle, ad esempio, della cooperativa sociale E-Sfaria di Padova che hanno la possibilità di potersi rimettere in gioco grazie al laboratorio di sartoria femminile dove vengono realizzati i prodotti tessili. E poi c'è il progetto Quid di Verona, un brand di moda etica che propone collezioni dal design fatto a mano da donne con un passato di fragilità.
Il defilè di moda sociale a Villa Emo
Per il trevigiano c'era la cooperativa sociale La Casa di Michela di Quinto, attiva sul territorio da oltre vent'anni grazie all'aiuto di moltissimi volontari. La cooperativa è impegnata nella diffusione di una cultura della solidarietà e dell'accettazione delle diversità. E la Regione Veneto punta sull'esistenza delle realtà no profit per andare a caccia di talenti della moda e rafforzare la sinergia tra cooperative sociali, brand e le istituzioni. L'evento ieri sera ha aperto i battenti alle 19 con un talk show tra i protagonisti dell'imprenditoria e le istituzioni. A condurre la serata e la sfilata di moda è stato l'attore e scrittore Alvaro Gradella.
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