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Il ritorno di Donald Trump su Facebook

Il ritorno di Donald Trump su Facebook
(afp)
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A oltre due anni di distanza dal ban dopo i fatti di Capitol Hill, a fine gennaio Meta aveva annunciato di avere deciso di porre fine alla sospensione degli account di Trump sulle sue piattaforme social, sottolineando che “come qualsiasi altro utente di Facebook o Instagram, il signor Trump è soggetto agli standard della community”. E che “nel caso in cui il signor Trump pubblichi ulteriori contenuti in violazione, il contenuto verrà rimosso e sarà sospeso per un periodo compreso tra un mese e due anni, a seconda della gravità della violazione".

Facebook è stato fondamentale per il successo di Trump nel 2016, quando la sua campagna ha utilizzato la programmazione per adattare gli annunci ai dati delle persone, con una tecnica chiamata microtargeting, che lo ha aiutato a raccogliere fondi con piccoli donatori e inviare messaggi alla campagna della democratica Hillary Clinton. Un rapporto interno di Facebook ha rilevato che Trump all’epoca ha pubblicato 5,9 milioni versioni diverse di annunci, rispetto ai 66mila di Clinton, secondo Bloomberg News.

L’ex presidente USA deve avere riflettuto su i limiti della portata di Truth Social, dove Trump ha poco più di 4,8 milioni di follower, rispetto ai 34 milioni su Facebook: ecco che allora il tycoon, il 17 marzo scorso, ha postato tre parole, “I’m back” (cioè "Sono tornato"), e un breve video della campagna elettorale del 2020. Annuncio di preambolo al via alla campagna elettorale partita con un comizio elettorale, in Texas, diffuso in diretta proprio su Facebook.

L’annuncio del suo ritorno, dei quattro video pubblicati da allora, è il post che ha generato maggior engagement. Il video ha ottenuto poco meno di due milioni di visualizzazioni, grazie anche a oltre 44mila condivisioni dello stesso. Poco meno di 250mila tra like e reaction al post in questione, dei quali solamente 1583 sono di rabbia e 5659 di ilarità (faccina che sghignazza), mentre sono 91.822 quelle di amore e 145.943 i like. Inoltre, 86.459 commenti: nella stragrande maggioranza dei casi positivi, di ben tornato.

Dal suo ritorno, Trump ha guadagnato più di 119mila follower e i suo quattro post hanno generato più di 647mila interazioni, pari a una media di circa 172mila al giorno. Di queste, solamente lo 0,37% sono di rabbia e lo 0,1% di tristezza. Trump ha riconquistato il suo "potente megafono" con il ritorno su Facebook, ma sia lui sia Facebook sono decaduti dal divieto di due anni fa e, nonostante la sua imprevedibilità e le recenti oscillazioni selvagge contro Big Tech, a cominciare proprio da Facebook, il suo ritorno potrebbe non avere molta importanza. Molte persone supportano ancora Trump e molte persone usano ancora Facebook, ma lo splendore è svanito e questo naturalmente ha un suo peso.