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Mi manda Italian Tech, il diritto alle istanze online e al domicilio digitale

Mi manda Italian Tech, il diritto alle istanze online e al domicilio digitale
Per rivolgere una richiesta alla pubblica amministrazione non serve recarsi fisicamente allo sportello né all’ufficio postale per inviare una raccomandata
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Qualsiasi  istanza o dichiarazione può essere trasmessa  con modalità telematiche, purché sia possibile identificare con certezza il mittente.

Le istanze online sono valide se:

  1.  sottoscritte con firme elettroniche (come la firma digitale);
  2. il mittente è identificato attraverso SPID, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS);
  3. inviate attraverso l’app IO;
  4. trasmesse insieme alla copia del documento di identità del mittente;
  5. inviate dall’indirizzo PEC del mittente, così come risultante da registri pubblici (come INI-PEC).

E per ricevere comunicazioni da parte di un soggetto pubblico? Chiunque ha il diritto di eleggere un domicilio digitale e quindi di ricevere comunicazioni e notifiche da parte di tutte le pubbliche amministrazioni all’indirizzo telematico prescelto (PEC o mail).

In particolare, nel caso in cui un utente  abbia un domicilio digitale iscritto in un registro pubblico (come accade per professionisti e imprese) o lo abbia indicato negli atti del singolo procedimento amministrativo (ad esempio, nell’istanza), le amministrazioni e i gestori di servizi pubblici sono tenuti ad utilizzare quel recapito per tutte le future comunicazioni e notifiche.

Eleggere un domicilio digitale, al momento, costituisce obbligo per professionisti e imprese ma - fino all’adozione di un apposito decreto – è facoltativo per le persone fisiche e le associazioni. Quando sarà pienamente operativo, le  persone fisiche potranno chiedere che il proprio indirizzo PEC venga inserito in un apposito registro, l’Indice nazionale dei domicili digitali (INAD), in modo da ricevere telematicamente le comunicazioni da parte di tutte le amministrazioni italiane.

Tutti gli utenti che hanno un domicilio digitale ne devono fare un uso diligente (rinnovando il contratto con il fornitore oppure verificando l’efficienza dello strumento ad. es. assicurando che vi sia sufficiente spazio a disposizione per il recapito); inoltre, gli utenti devono comunicare tempestivamente ogni modifica o variazione del proprio indirizzo.

Infatti, potranno lamentare la mancata ricezione di una comunicazione o di una notifica solo dimostrando che si tratta di un evento che non dipende da loro (ad esempio, perché dovuto ad un malfunzionamento del sistema PEC).

Nei confronti di quali soggetti può essere esercitato il diritto?

  • pubbliche amministrazioni (es. comuni, province, regioni, ministeri, asl, scuole, università, ordini professionali, autorità di sistema  portuale,  autorità amministrative indipendenti)
  • gestori di servizi pubblici (es. società che gestiscono il trasporto pubblico locale, fornitore del servizio postale)
  • società a controllo pubblico (es. società municipalizzate)

Cosa è possibile fare grazie al diritto alle istanze online e al domicilio digitale?

  • inviare dichiarazioni e istanze (ad esempio, per iniziare i lavori di ristrutturazione di un immobile oppure per partecipare a un concorso pubblico)
  • ricevere comunicazioni e notifiche dagli uffici pubblici

PER SAPERNE DI PIÙ

Le norme