Abbiamo già visto come il mondo degli esport sia un settore in crescita, ma anche quanto questa crescita abbia bisogno di progetti e capitali che sappiano vedere oltre il qui ed ora per progettare a lungo termine, mentre un pubblico completamente nuovo e appetibile comincia piano piano ad allargarsi.
Una conferma arriva da uno degli atleti italiani più amati e più attenti al mondo della tecnologia e dell'innovazione, Giorgio Chiellini. Dopo David Beckham, Shaquille O’Neal e molti altri atleti, anche il capitano della Juventus e della Nazionale di calcio italiana investe nel mondo degli sport virtuali, puntando sulla startup napoletana 2watch. “Da anni seguo con attenzione e curiosità il mondo degli sport virtuali, una realtà che mi ha sempre affascinato - racconta -. Per questo sono felice di poter affiancare 2Watch in questo innovativo progetto”. Chiellini incontrerà i suoi fan attraverso una serie di attività che lo vedranno protagonista sulla piattaforma di streaming Twitch e sulle piattaforme social TikTok e Instagram. Il calciatore condurrà tornei virtuali di calcio in cui i vincitori potranno entrare in contatto con lui, sfidarlo e vincere un cimelio iconico della sua carriera.
Italian Tech Week 2021, il capitano azzurro Giorgio Chiellini: com'è diventato tech il calcio

2Watch, mira all’ambizioso e forse un po’ altisonante titolo di “Il primo canale italiano dedicato all’esportainment”. Una qualifica decisamente complessa da sfoggiare e da meritare, considerando i molti progetti già in essere. “Ciò che vogliamo fare noi è mescolare esport e intrattenimento e cercare di farlo meglio di tutti – spiega Fabrizio Perrone che, dopo Buzzoole, ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura – quando lo abbiamo fatto con l’influencer marketing e Buzzoole abbiamo dovuto vincere molti scetticismi, oggi è tutti sanno cosa è un influencer. La stessa cosa si sta verificando adesso, ma l’esperienza maturata credo si rivelerà molto importante e puntiamo a ripetere quella formula”.
Di sicuro importanti sono stati gli investimenti che 2Watch ha raccolto in questo periodo. Qualche settimana fa si è infatti conclusa una campagna di investimento su Crowdfundme. La startup napoletana è riuscita in pochi giorni a superare l’obiettivo minimo di 100.000€ ed ha chiuso per un totale di 548.000 euro da parte di 180 investitori. A oggi questo la rende la prima azienda in Italia nel settore del gaming ad effettuare una campagna di raccolta sotto forma di crowdfunding. Tra gli investitori figurano Giancarlo Fisichella e la sua azienda, ProRacing, Maria Laura Albini, ex Marketing Director dell’Inter e Quadronica Srl, ideatori e gestori di Fantacalcio.it
“La risposta alla campagna è stata ottima – continua Perrone – abbiamo avuto anche investimenti da decine di migliaia di euro e persone che mi seguono da altre iniziative. Ma in generale il fatto che in questo momento tanti soggetti che hanno fatto bene altrove stiano iniziando a interessarsi agli esport credo sia un segno della fiducia di cui gode il settore. Certo se poi tu hai già un bel curriculum ovvio che te lo porti dietro”.

Al momento è evidente che ancora il progetto 2Watch deve esplodere e sta attraversando una fase esplorativa. Tutto ruota attorno al sito internet, a cui si lega ovviamente un canale Twitch, in cui per adesso ci sono alcune live di FIFA e Fortnite, le coordinate dei vari social e un’app che permette di organizzare e partecipare a tornei organizzati da amici e non che rappresenta probabilmente il vero potenziale del progetto, vista la possibilità di diventare un punto di riferimento non solo per una scena competitiva molto fluida ma anche per chi vuole semplicemente vantarsi di essere il migliore della classe. C’è anche uno studio prontissimo per talk show e analisi, ma che al momento pare poco sfruttato. Inoltre, di sicuro la competizione non manca ma Perrone appare molto fiducioso.
“La vera sfida - spiega - è uscire dalla nicchia dell’esport duro e puro di chi già lo seguiva. Ci sono persone che sentono da dieci anni sento dire che questo è l’anno buono per il movimento in Italia e magari sono stanchi, però di solito queste persone sono una nicchia. Là fuori c’è un sacco di gente che non sa cosa sono gli esport, non lo sanno i brand e non lo sa il pubblico. Il mercato è molto giovane, c’è tanto margine. Per fare un esempio: ovviamente è un bel po’ che ho iniziato a frequentare vari eventi business dedicati agli esport e ormai conosco quasi tutti, questo vuol dire che è veramente una nicchia molto piccola”.
La ricetta di 2Watch è quindi quella di puntare verso l’intrattenimento più ampio. “Al momento è molto complicato reggersi solo sulla parte “pro” e competitiva. Però c’è domanda di contenuti legati agli esport. Bisogna creare community in tutti modi e vorremmo farlo guardando anche alla realtà virtuale e aumentata. Così come vogliamo guardare fuori dall’Italia. Ovvio che al momento la prima direttiva è creare un prodotto solido”.
Il futuro
Un’altra sfida importante quando si parla di videogiochi ed esport oggi è guardare a un pubblico ampio che vada oltre gli stereotipi di genere e si allontani da un pubblico tossico che non aiuta neppure nel dialogo con potenziali investitori. “Credo che sia fondamentale un percorso in cui bisogna educare il pubblico generalista all’idea che in questo settore non parliamo di ragazzini che giocano tanto per non studiare ma professionisti che si allenano, così come un calciatore non è uno che palleggia tutto il giorno. Inoltre è fondamentale aprirsi a un pubblico sempre più ampio e sarebbe sbagliatissimo limitare il proprio target, anche solo per un banale motivo di incremento dei numeri”
Adesso i prossimi passi di 2Watch sono abbastanza evidenti e riguardano lo sviluppo e l’allargamento del progetto, sfruttando la base di partenza e il capitale. “Produrre più contenuti negli studi, aumentare il numero di streamer interni, lavorare sull’app e potenziare ancora i nostri tornei, sia con la University League, ovvero il circuito competitivo all’interno delle università, sia il prossimo campionato dedicato ai licei: la School League,ecco i nostri obiettivi dei prossimi mesi. Ci sono poi iniziative importanti relative al Sim Racing, visto l’ingresso di Fisichella tra gli investitori e una serie di iniziative che facciano da congiunzione tra la nicchia e il pubblico più ampio”.