Domicilio digitale per tutti, delega per lo Spid, banche dati che si parleranno in modo automatico e anche 400 assunzioni per la transizione: sono alcune delle misure contenute nel pacchetto di decreti per il Recovery Plan, tra semplificazioni, governance e reclutamento della Pubblica Amministrazione.
Tra le novità, riassunte dal ministero in una nota, anche le semplificazioni per la banda ultralarga e lo stop alle autorizzazioni in caso di interventi di piccola entità a basso impatto ambientale, effettuati con la micro o mini trincea o per la sostituzione delle antenne già esistenti: "Con i decreti Reclutamento, Governance Pnrr e Semplificazioni si compie il primo passo verso la transizione digitale della PA - si legge nel documento del ministero per la Transizione digitale - dall'istituzione del Digital transformation Office all'introduzione delle misure necessarie al rafforzamento delle strutture amministrative e lo snellimento delle procedure".
Il documento riassume alcune delle principali novità che permetteranno l'attuazione delle iniziative incluse nel Piano nazionale di Ripresa e resilienza: eccole elencate qui di seguito.
Oltre 400 assunzioni per la digitalizzazione della PA
Una vera e propria unità per il supporto alla transizione digitale si occuperà di sostenere la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione: per attuare gli interventi di digitalizzazione, innovazione e cyber-sicurezza previsti dal Pnrr, il dipartimento per la Trasformazione digitale potrà avvalersi di un contingente di 268 nuovi esperti, più 70 professionalità comandate da altre amministrazioni. Queste risorse aggiuntive andranno a rafforzare l'unità di orchestrazione centralizzata delle progettualità del Pnrr presso il Dtd e a costituire le 7 squadre operative che supporteranno tutte le amministrazioni sul territorio. Inoltre, sono previste 67 unità aggiuntive di personale per Agid, per permettere all'agenzia di supportare e monitorare le attività di gestione e realizzazione dei progetti Pnrr di trasformazione digitale. Le assunzioni saranno a tempo determinato e garantiranno la raccolta delle competenze specialistiche necessarie per poter seguire tutte le progettualità del Pnrr che il Dtd coordina, sino al 31 dicembre 2026.
Semplificazioni per la banda ultra larga
Con il decreto Semplificazioni vengono introdotte importanti novità per velocizzare le procedure di autorizzazione per la banda ultra larga, fornire una spinta decisiva al processo di copertura del territorio nazionale e aumentare, di conseguenza, il numero di cittadini e imprese che potranno usufruire dei servizi già disponibili: a oggi occorrono oltre 300 giorni per le procedure autorizzatorie gli scavi, mentre il decreto taglia i tempi sino a un massimo di 90 giorni, termine oltre il quale maturerà il silenzio-assenso o potrà essere esercitato un potere sostitutivo. Per i 5 anni del Pnrr gli interventi di piccola entità a basso impatto ambientale, effettuati con la micro o mini trincea o per la sostituzione delle antenne già esistenti, sono invece esenti dalle autorizzazioni.
Domicilio digitale, niente più raccomandate
Con la nuova regolamentazione le notifiche che oggi arrivano a casa attraverso raccomandate cartacee saranno indirizzate direttamente al domicilio digitale: nel decreto Semplificazioni è prevista anche l'elezione di un domicilio speciale per determinati atti e l'attribuzione di un domicilio digitale a tutti coloro che non lo hanno eletto.
Certificati digitali a costo zero
Un'altra importanta novità dal decreto Semplificazioni: le certificazioni anagrafiche digitali saranno esenti da imposta di bollo e dai diritti di segreteria, e in ogni caso il rilascio avverrà senza oneri per il richiedente: l'Anagrafe nazionale della Popolazione residente sarà integrata con l'archivio nazionale dei registri dello stato civile e con le liste elettorali comunali.
Delega per l'identità digitale
Per supportare i cittadini meno abili dal punto di vista tecnologico, il decreto introduce la possibilità di conferire una delega a un soggetto in possesso di identità digitale (Spid o Cie, la carta d'identità elettronica) che potrà accedere ai servizi pubblici online in sostituzione della persona meno digitale.
Interoperabilità delle banche dati
Con il provvedimento si rafforzano e si semplificano i meccanismi per la condivisione dei dati della PA: non dovrà più essere chiesto ai cittadini o alle imprese di fornire numerose volte i dati (già in possesso di altre amministrazioni) o di recarsi in diversi uffici per ritirare le pratiche; il processo di scambio dei dati tra amministrazioni sarà automatico e avverrà su una piattaforma dedicata che vedrà collegate tutte le più importanti banche dati seguendo linee guida comuni.
Violazione degli obblighi di transizione digitale
Le amministrazioni che non rispetteranno gli obblighi e linee guida indicati dal Dtd potranno essere sanzionate dall'Agid, l'Agenzia per l'Italia digitale, che segnalerà le violazioni più gravi al consiglio dei Ministri per l'eventuale esercizio di poteri sostitutivi o per la nomina di un commissario incaricato di porre rimedio ai ritardi e alle inadempienze: i proventi delle sanzioni andranno a sostenere in parti uguali sia l'attività dell'Agid sia i progetti di innovazione e trasformazione digitale delle amministrazioni più virtuose attraverso il Fondo per l'Innovazione.