
PainChek è un'app sviluppata da una una start-up australiana che utilizza la tecnologia di analisi facciale e l'intelligenza artificiale per valutare e misurare il dolore.
E' uno strumento concepito per aiutare chi ha difficoltà a esprimersi o non è in grado di comunicare la propria sofferenza come le persone affette da demenza.
I più bisognosi sono i pazienti anziani che hanno dolori persistenti e cronici. Che però non riescono a essere efficacemente identificati con il rischio di restare senza cure oppure di avere trattamenti farmacologici inadeguati o inappropriati.
Per gli operatori sanitari PainChek può rappresentare un mezzo in più per una valutazione più corretta e puntuale. L'applicazione, scaricabile sullo smartphone dai negozi di Apple e Google, è un dispositivo medico che ha ricevuto regolare approvazione dalle autorità di paesi europei, oltreché in Canada e in Australia.
La sua validità nella misurazione del dolore è stata documentata anche in uno studio pubblicato nel 2017 sulla rivista Journal of Alzheimer's Disease. Secondo i dati forniti dalla società, PainChek, introdotta ad agosto in Gran Bretagna, raggiunge un'accuratezza del 90 per cento avendo già effettuato valutazioni su oltre 60mila soggetti in tutto il mondo.
L'app è di facile impiego e basta puntare lo smartphone di fronte al volto di un paziente per registrare un video dal quale i sistemi di intelligenza artificiale otterranno informazioni come il movimento dei muscoli facciali utili per analizzare e calcolare, in caso di riscontro, il grado associato di dolore producendo un punteggio.
I risultati possono quindi essere memorizzati dal software consentendo di monitorare nel corso del tempo il soggetto osservato e controllare gli effetti di cure mediche e farmaci somministrati.
PainChek, che rientra in una tendenza al crescente ricorso ad app mobili per la gestione del dolore, è attualmente in uso in 722 strutture di assistenza di più paesi.