Treviso, 2.500 partecipanti alla 5alle5: «Correre all’alba regala tanta felicità»
Folla da record per l’happening all’alba targato Bettiol. «E poi niente auto: a quell’ora Treviso è ancora più bella»
Salima Barzanti
Sveglia alle 4, almeno. Ma la voglia di stare insieme e godersi una Treviso deserta e senz’auto è stata più forte. In 2500 venerdì 9 giugno hanno deciso di scendere dal letto all’alba, indossare le scarpette e dirigersi sulle Mura per la 5alle5, la 7ª edizione della corsa organizzata da Salvatore Bettiol - per la prima volta anche in vesta di atleta – e dallo staff de La Mezza di Treviso. Tante le storie di un risveglio a tutta corsa, per 5,6 km negli angoli più suggestivi di Treviso. Gianluca Sacilotto, titolare Sagola arredamenti (azienda di interiors) e uno degli organizzatori della Run 4 Children, nel periodo estivo almeno una volta alla settimana esce alle 5.30. Insomma, è abituato. «Mi sono alzato alle 4, ma abito vicino, a Villorba - ha commentato Sacilotto - è stato bello vedere tante persone, sia in corsa che in camminato. Quando corri la mattina poi stai bene tutto il giorno, a volte è la pigrizia che non ci fa alzare ma consiglio a tutti i iniziare la giornata con un po’ di sport».
Nicola Atalmi, segretario generale Slc Cgil Veneto, questa volta ha invece fatto un’eccezione: d’estate corre, ma non prima delle 7. «Corro per passione e per poter usare il barbecue e bere birra, diciamo corro “preventivamente” - ha detto Atalmi - abito a San Zeno. Serve forza di volontà per alzarsi alle 4.15 ma è stata ampiamente ripagata dalla bellezza di correre all’alba. La corsa mattutina ti rilascia poi endorfine per tutto il giorno». L’area del Bastione San Marco, sulle Mura, ha iniziato ad animarsi in piena notte. Poi, alle 5 in punto, il via dato dal vicesindaco Alessandro Manera. Le t-shirt Diadora hanno colorato di verde fluo un percorso che ha toccato anche piazza dei Signori, la Pescheria, il Lungosile e il Duomo.
Il primo sul traguardo in meno di 19’, il 17enne Federico Zalloni (Atl. Ponzano), che ha preceduto in volata Luca Dassie ed Emanuele Tasca. Prima donna, invece, Caterina Chiaradia, mamma volante di Dosson, una habitué della “5 alle 5”, con alle sue spalle Serena Gollo ed Elena Sarzetto. Ma l’importante era divertirsi. Come ha fatto Stefano Ghenda, che oggi e domani difenderà i colori di Trevisatletica ai campionati assoluti di società. Appassionato di triathlon è invece Davide Nava, direttore vendite estero di Diadora, che di solito si allena alle 6 a nuoto. «Questa volta ho preso la bici e mi sono diretto alla partenza, la seduta di nuoto l’ho fatta a pranzo - ha spiegato - rientrando presto ho avuto anche il tempo di preparare la colazione per mia moglie e i figli, cosa che non capita mai. E sono addirittura arrivato al lavoro in anticipo».
Tra i tanti in corsa anche i Los Massadores. «Treviso all’alba è ancora più bella - ha aggiunto Bettiol - ho visto tanta gente allegra, felice di esserci, che ha interpretato lo spirito della ‘5 alle 5’: non una gara, ma una festa». Dopo l’arrivo, caffè e brioche serviti dagli Alpini del gruppo “Città di Treviso”. Poi tutti al lavoro.
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