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CALCIO / IL PERSONAGGIO

Da Treviso all’Albania: così mister Colella ha vinto il campionato con il Partizani Tirana

L’allenatore, trevigiano d’adozione, scudettato al di là dell’Adriatico. L’amore trovato nella Marca e il grande trionfo

Pietro Nalesso
2 minuti di lettura

Giovanni Colella trionfa in Albania. L’allenatore nativo di Salerno, ma trevigiano d’adozione, ha vinto il massimo campionato albanese con il FK Partizani finendo a pari punti con i rivali cittadini del KF Tirana, laureandosi campione grazie agli scontri diretti a favore.

Colella, che ad agosto compirà 57 anni, ha vinto il suo primo titolo da professionista. La gioia si estende dalla capitale albanese alla Marca, dove la moglie Luisella Schiavinato lavora alla pasticceria Camelia Bakery di Valentina Soster: «E’ stata una vittoria sofferta fino alla fine, quando Giovanni è arrivato ha trovato una squadra orfana del suo giocatore migliore a stagione iniziata. E’ una vita che rincorre il suo lavoro e la sua passione, un paio di mesi fa ha vinto il premio di allenatore del mese del campionato, per cui si è tolto anche una soddisfazione a livello personale», racconta la moglie.

L’ex-tecnico di Belluno, Sandonà e berretti del Treviso ha ricevuto una telefonata a mezzanotte in una serata di piena estate da un suo ex-giocatore, Elton Marini, attuale direttore sportivo del Partizani. Una chiamata inaspettata per tutti, anche per la famiglia: «Quel giorno mi sono svegliata la mattina presto per andare a lavorare, lui mi disse che sarebbe andato in Albania per ascoltare la proposta del club. Giovanni e nostro figlio Alessandro compiono gli anni a pochi giorni di distanza, quella sera avremmo festeggiato con amici. Aveva ricevuto la telefonata poche ore prima mentre stavamo dormendo ed è corso in Albania per il colloquio. Il giorno dopo è tornato e ci ha detto che sarebbe partito per Tirana per allenare».

Allenatore da più di 20 anni, Colella è partito dal calcio di provincia dopo una carriera senza lampi per inseguire il suo sogno e diventare allenatore: «Quando fece il corso a Coverciano per conseguire il patentino conobbe Romeo Benetti (ex-calciatore anni ‘70 e ‘80 della Juventus e della Nazionale, ndr) che gli diede un grosso attestato di stima per le sue capacità, ma che gli disse che avrebbe fatto fatica a vivere allenando per via della sua carriera modesta in campo. Ha fatto la gavetta ed è arrivato a fare l’allenatore per meriti suoi, per me è una grandissima gioia vederlo oggi vincitore di un campionato».

Dopo l’esperienza con l'Apolonia Fier, Colella è uscito dall’Italia per tornare a fare la voce grossa in Albania: «Ha imposto la sua mentalità in un ambiente diverso da quello in cui vive, ha trainato con entusiasmo il gruppo e non ha mai mollato. Con l’aiuto del direttore sportivo ha dato la sua impronta al Partizani, hanno fatto un percorso di miglioramento personale e collettivo. Nel periodo della pandemia ha vissuto momenti difficili, ora è pienamente contento».

Dopo i festeggiamenti per la vittoria c’è spazio per un po’ di relax in famiglia, con l’attenzione rivolta alla prossima grande sfida: «Andremo per 10 giorni in vacanza in Portogallo, ma Giovanni sta già pensando ai preliminari di Champions League che disputerà nelle prossime settimane con il Partizani. Sarà la prima volta per lui in una competizione europea, è molto emozionato, vuole staccare con la testa, ma sono sicura che non lo farà. Il figlio lo aggiorna ancora sul calcio locale, ma per ora lui è contento in Albania e non ha ancora nulla sul tavolo che lo abbia convinto a tornare, di certo averlo nuovamente vicino a casa mi farebbe comodo».

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