In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Volley, Conegliano campione d’Italia: Milano ko, Palaverde in estasi

L’Imoco rimonta le lombarde e vince il quinto scudetto consecutivo: è Alexa Gray l’arma in più di Santarelli, è festa gialloblù

Mirco Cavallin
Aggiornato 3 minuti di lettura

Conegliano campione d’Italia. Per la quinta volta di fila. Ancora, ed è ancora più bella. Le pantere vincono la bella al Palaverde contro Milano andando sotto per un set, ma poi rimontando e vincendo 3-1. Mvp Alexa Gray, pescata dalla panchina da Santarelli a metà del primo set, e strepitosa nel finale.

Imoco Conegliano campione d'Italia: la pazza gioia al PalaVerde

Lo scudetto più sofferto, forse il più bello. Sudato, meritato, combattuto. Si era cambiato quasi tutto, per vincere ancora. Ed ecco qui il risultato, stavolta sì per nulla scontato. Merito anche di una Milano di gran livello, mai arrendevole, capace di mettere davvero in difficoltà le imbattibili e di scardinare le loro certezze. Ancora una volta dal cilindro esce la panchina lunga delle pantere, con Alexa Gray gran protagonista da metà del secondo set.

E’ una primavera che sa di scudetto. Vinto in rimonta, non solo nella serie, ma anche nell’ultima gara. Sudato, meritato, combattuto, forse il più bello. E’ il quarto titolo stagionale per Conegliano. Si era cambiato quasi tutto, per vincere ancora. Ed ecco qui il risultato, stavolta sì per nulla scontato. Merito anche di una Milano di gran livello, mai arrendevole, capace di mettere davvero in difficoltà le imbattibili e di scardinare le loro certezze. Ancora una volta dal cilindro esce la panchina lunga delle pantere, con Alexa Gray gran protagonista da metà del secondo set. Thompson, pur incerottata, inizia subito a far male, passando, al solito, in mezzo al muro delle pantere. La seconda linea milanese tiene su tutti i palloni, anche non proprio leggeri, che le pantere provano a trasformare in punto. Sul 3-9 sembra di rivivere l’inizio di gara-1 e Santarelli deve spendere il primo timeout. Entra Pericati per rinforzare difesa e ricezione. Sugli scambi lunghi, non è una novità, Conegliano fatica tanto, troppo. Il primo punto di Haak arriva sul 7-12, poi lo svantaggio si dimezza, ma è solo una fiammata, nella metà campo gialloblù manca l’ordine e la sicurezza dei propri schemi (11-18). Un lunghissimo videocheck dà ragione a Conegliano e raffredda Milano. Si torna a meno tre e sul finale, dopo che Orro fa ace per il 18-24, arrivano tre errori diretti e i punti di Haak e Plummer, ma Cook manda in rete il servizio del possibile pareggio. Thompson chiude il set con 11 punti, Haak è ferma a 5 col 25% di efficienza, ma ha un sussulto in avvio del secondo set, che vale il primo vantaggio nella partita per Conegliano. Folie conferma di conoscere bene gli schemi difensivi delle ex compagne e anticipa un paio di volte la difesa avversaria. Quando Orro mura Haak siamo già 7-10, mentre Wolosz insiste troppo sulle esterne, proprio lì dove Milano è pronta a sbarrare le porte. Folie lo fa con Lubian, mentre tutte le pantere non sembrano avere pazienza per giocare e faticare. Sul 10-16 Sanatarelli non ha più timeout e prova la carta Gray per Plummer. La canadese va subito a segno e firma prima il 15-18 e poi il 17-19. Si riaccende anche il Palaverde per provare a spingere le pantere ad entrare finalmente in partita. Milano è quasi solo Thompson, che tiene le compagne a galla. Due infrazioni meneghine e un altro punto di Gray valgono il pareggio a 21. Larson trova due colpi da vera campionessa, ma l’Alexa che non ti aspetti (e che tutti speravano) procura un set point. Lo annulla Thompson, ma c’è ancoa Gray a mandare in tripudio gli spalti. La Prosecco Doc Imoco resta a quota zero nella casella degli aces, ma riduce all’inverosimile gli errori dai nove metri, appena 5 quando Gray, Haak e Lubian trascinano la squadra sull’8-3. Milano si innervosisce, anche perché sono le pantere a difendere tutto. Il muro è una sentenza con Haak e Fahr ed è Gaspari che deve provare qualcosa sul 12-4. Entrano Davyskiba e Rettke, ma ormai le pantere sono scappate dal recinto e si sono liberate dalla gabbia in cui si erano messe. Il 15-5 è una mazzata sonora che spinge Conegliano verso il sogno e Milano verso il baratro. Cinque errori diretti portano al 17-12, ma l’abbrivio è ormai tutto gialloblù. Arriva anche il primo ace della gara con Fahr, Gray è in trance agonistica (9-6) e si comincia a pregustare il gusto del prosecco. Milano prova a non mollare la presa e rimonta fino al 14-12, più di grinta che di tecnica. Il muro gialloblù respinge anche gli ultimi assalti del Vero Volley, capace di annullare sei matchpoint. Si fa festa. Tutta la notte. E’ il sesto tricolore, il ventesimo titolo che andrà ad affiancarsi agli altri stendardi. Li guardava anche il primo arbitro, ammirato. E tutto il volley ammira, ancora una volta, questa meravigliosa squadra.

I commenti dei lettori