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Rugby, blackout Benetton: i Lions rimontano e cancellano il sogno playoff

Sul 28-13, dopo aver realizzato la terza meta, si spegne la luce per Treviso: gli ospiti in 7 minuti sono avanti e vincono 28-32

Massimo Guerretta
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Dev’essere che le nubi nere che si sono affacciate all’inizio del secondo tempo sopra Monigo fossero cariche di elettricità, più che di  pioggia. E che da qualche parte si sia scaricato uno dei fulmini di quelli giusti, in grado di mandare in tilt anche i sistema più rodati, i generatori di emergenza, e pure la squadra di rugby cittadina. Incredibile che sia capitato proprio ai Leoni, proprio nella partita più importante per poter sperare ancora nei playoff, e proprio davanti ai tifosi biancoverdi: parziale di 0-19 in sette minuti e addio. Vincono i Lions, per la postseason bisognerà aspettare la prossima stagione. 

Nel primo tempo il Benetton mette sistematicamente il naso nella metacampo avversaria, anzi, per i Lions sono 10 minuti d’inferno anche se Treviso non riesce a segnare. E viene punito: calcio invitante per i sudafricani, Nohamba non si fa pregare e centra i pali. Ci voleva per “destare” i Leoni, forse un po’ troppo soft fino a quel momento. L’ideale, comunque, è approfittare degli errori altrui: da una touche l’ovale finisce a Riera che con una finta manda al bar mezza difesa della squadra di Pretoria e va a planare in ballo stile nelle vicinanze dei pali.

L’ideale, dopo essersi sbloccati, è ripetersi: altra azione avanzante (scatenati i fratelli Cannone), Minozzi e Umaga ribaltano sul lato sinistro per Watson che va a schiacciare in meta prima dell’intervento di un difensore sudafricano. Non che i Lions siano venuti nella Marca in gita, s’intenda: anche a loro servivano punti (e tanti) per sopravvivere nella corsa playoff, così Horn trova lo spiraglio giusto dopo un attacco multifase in verità ben arginato dalla difesa biancoverde. Che prima della fine del primo tempo riesce a colpire per la terza volta, ferendo i Lions proprio lì dove si consideravano invicibili, nella difesa dopo un drive: il pur immenso Ntlabakanye e compagni vengono travolti dalla maul che porta Maile a segnare, Umaga (sempre a segno) mandava i suoi a riposo sul 21-10.

Nella ripresa si affacciavano nubi su Monigo, con il temporale all’orizzonte. Nohamba accorciava con un calcio quasi da metà campo, ma i Lions restavano sopra break. Certo, Monigo mica era contento: serviva la meta di bonus offensivo per continuare a sognare i playoff, l’ingresso di un acclamato Ruzza (100 caps per il seconda linea azzurro)  dava la spinta giusta: Umaga e il neoentrato Garbisi riuscivano a riorganizzare il gioco portando i biancoverdi stavolta sul lato destro, la mischia giusta portava l’altro neo-entrato, Time-Stowers, a farsi beffa della difesa avversaria per il 28-13, per la quarta meta di giornata, a 20’ dalla fine.

Tutto fatto? Ma nemmeno per sogno. I Lions trovano due varchi in due minuti (61’ e 64’)  prima con Tshituka (e vabbè, ci sta, bel giropalla al largo, per fortuna non trasformata) e poi con Maxwane, che si fa beffe della difesa trevigiana con una montagna di placcaggi mancati, e i rossoblu a fare 60 metri in un amen per andare a riaprire la partita sul 28-25 a 15’ dal termine: un mezzo harakiri che da una squadra che punta in alto non è accettabile.

E l’harakiri diventa completo al 68’: altro blackout in mezzo, i Lions sfondano portando di nuovo Tshituka a farsi una bella passeggiata fin in mezzo a pali. Incredibile, in 7’ subiti 19 punti, e Treviso ora in svantaggio (28-32). Benetton stordito, Watson prova con qualche iniziativa personale a ridare slancio ai compagni, ma l’unico vera chance capita a Minozzi, che stava per approfittare di un errore ospite, ma la palla gli scivola fuori. E anche l’ultimo assalto viene stoppato: sconfitta amarissima, che segna la fine dei sogni playoff: per concludere la stagione nello United Rugby Championship restano le due trasferte in Sudafrica di metà aprile. 

Ora Treviso si gioca il tutto per tutto in Challenge Cup: sabato primo aprile ottavi di finale contro Connacht a Monigo, con tutti gli azzurri a rinforzare Treviso, kick off alle 16. Senza blackout si può anche pensare di passare il turno.

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