Benetton Rugby, che colpaccio: accordo con il fuoriclasse Fekitoa
Il 30enne di origini tongane, campione del mondo con gli All Blacks, lascia Munster per Treviso
Andrea Passerini
Il Benetton rugby ha preso Malakai Fekitoa, 30 anni, secondo centro nato nell’arcipelago di Tonga e poi cresciuto in Nuova Zelanda, uno dei più forti al mondo. Gioca nel Munster, dov’è arrivato un anno fa a metà campionato, ma fra Limerick e Cork non dev’essersi trovato particolarmente bene, se ha annunciato di voler cambiare aria a fine stagione.
L’ambiente biancoverde è in fermento, per un colpo grosso che getta nuove luci sul futuro della franchigia trevigiana e sulle sue ambizioni.
Fekitoa, campione del mondo nel 2015 con gli All Blacks, nello stesso anno ha vinto anche il Superrugby con gli Highlanders. Cresciuto a Tonga – con 13 fratelli – ha debuttato a 20 anni per Auckland, entrando subito nei Blues, per approdare poi agli Highlanders e debuttare negli All Blacks contro l’Inghilterra nel 2014. Negli ultimi anni ha giocato con Tolone nel Top 14 e quindi in Premiership con i londinesi Wasps, infine il trasferimento in Irlanda e nell’Urc.
Gli appassionati trevigiani lo hanno potuto vedere a Monigo nel recentissimo match di Urc dove il Benetton orfano di nazionali è stato sconfitto 30-40, il 28 gennaio, complicandosi il percorso nel torneo celtico intercontinentale.
Un acquisto che segna una svolta? Malakai Fekitoa è giocatore “top class”, sin qui ritenuto irraggiungibile sul piano finanziario, per quanto non più giovanissimo. Ma in Ghirada – anche con una razionalizzazione dei costi attuata con l’addio ai contratti più onerosi – si va ad un riassetto. Non più una maxi rosa di 62 Leoni, ameno che non intervengano novità: la Youth League dell’Urc o altri spazi per i giovani dell’Accademia, quest’anno sacrificati: ma un organico con altissima qualità media, a scapito della quantità, che assicuri continuità di rendimento con o senza nazionali.
Le sconfitte di questo periodo hanno lasciato il segno: stranieri ed emergenti, la prossima stagione, dovranno portare punti nelle finestre della nazionale, visto che il contributo del Benetton alla causa azzurra resterà altissimo. Al presidente Amerino Zatta e al dg Antonio Pavanello, dicono in Ghirada, sarebbe rimasta indigesta in particolare la sconfitta di Cardiff: la società nutriva altre aspettative.
Questa nuova filosofia è destinata ad incidere sugli organici: non sono escluse, a fine stagione, partenze e addii illustri. Ma piazza e tifosi possono sperare in altri arrivi di star mondiali.
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