Crisi Tvb, il presidente Vazzoler: «Tutti in discussione a partire da me»
Basket A1, la figuraccia di Scafati ha creato nuove tensioni: Verona e Brindisi al Palaverde faranno capire chi è fuori dal progetto
Silvano Focarelli
Il day after è carico di delusione, tensione, aspettative. La figuraccia di Scafati, inattesa soprattutto nella portata e dopo un periodo in cui qualche (timido) segnale positivo c'era stato, ha messo in moto un meccanismo ad orologeria: Verona e Brindisi (forse già Verona) al Palaverde faranno capire chi della squadra rischia di non mangiare il panettone.
«Vi sbagliate, qui in discussione lo siamo tutti, a partire da me - sbotta il presidente Paolo Vazzoler - anzi, se servisse un gesto eclatante lo farei volentieri».
Il presidente dunque potrebbe fare un passo indietro: una bella bomba, non da tre ma di quelle che possono scuotere dalle fondamenta una Treviso Basket apparsa catatonica, imbambolata, senza idee nè energie. Ed un ambiente dove cresce la contestazione della tifoseria. «Dovrei valutare anzitutto come io ho messo in condizione gli altri di lavorare-continua il "Vazzo"- cosa mi hanno chiesto e cosa ne hanno fatto. La sconfitta di Scafati ha stravolto il nostro processo di crescita; a Varese e Napoli sconfitte da polli, contro Milano gara dignitosa. A Scafati invece un bel passo indietro, non ho visto l'atteggiamento che avrei voluto vedere, specie nella ripresa: a metà gara eravamo -4 con 6 errori da sotto finali. Per carità, loro hanno tirato bene ma non ho visto nessuno dei miei tirar giù il braccio dell'avversario».
Siamo davvero così brutti?
«Prima di Scafati c'erano state delle discrete prestazioni, un paio di vittorie le avevamo pure buttate via: il problema è che a Scafati non abbiamo proprio giocato. E questo ci irrita e ci preoccupa in questo momento».
Gli altri cambiano, e voi?
«Senza risorse non ti puoi muovere: questo roster è nato solo in base al budget, oltretutto diminuito rispetto all'anno scorso. Non c'erano alternative se non il buco in bilancio. E comunque prima di Scafati anche nelle critiche qualcosa di buono c'era, si vedevano dei miglioramenti, adesso bisogna trovare qualcuno disponibile nei ruoli che vogliamo e che rientri nei nostri parametri economici. Quindi sì, cercheremo di intervenire sul mercato, però uno si compra un'auto con i soldi che ha, non che non ha. E' da quando siamo in serie A che facciamo così. Abbiamo chiesto allora alla direzione tecnica di fare delle proposte/richieste, valutando poi noi come dirigenza quello che attualmente possiamo permetterci».
Scafati non ha un budget superiore al vostro.
«Non vado a sindacare in casa altrui, a Treviso abbiamo e seguiamo le nostre linee direttive. Poi è vero, a parità di spesa c'è chi ha comprato meglio. Ma, ripeto, la squadra per rendere ha bisogno di un buon contributo collettivo ed invece, per dire, Jantunen contro Milano s'era rotto il naso ed ha giocato con la maschera, anche se non si è mai tirato indietro. E Sokolowskli è in eccesso di impegno ma sta rendendo meno di ciò che potrebbe. E Cooke domenica non è stato più criticabile di altri: l'abbiamo preso per prendere 7-8 rimbalzi e fare una decina di punti e per prenderlo abbiamo fatto una deroga al budget. Poi potrei dire anche che club che hanno speso ben più di noi non stanno facendo miracoli».
Reggio, Varese, Napoli, Scafati: state perdendo tutti gli scontri diretti.
«Non riusciamo a giocare di squadra. Questa sconfitta ha provocato ulteriore malumore. Adesso vediamo con le prossime due partite al Palaverde contro Verona e Brindisi».
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