Le stelle dell’ex Benetton all’Old Star Game
Gli organizzatori hanno contattato per l’evento del 22 febbraio anche Kukoc e Del Negro, ma i protagonisti saranno tanti
Silvano Focarelli
La battuta migliore, al solito, è stata di Ricky Pittis: «Ci saranno anche i defibrillatori?». Il quinto Old Star Game quest’anno sarà celebrato al Palaverde, proprio per celebrare il ritorno di Treviso in serie A, e alla presentazione di ieri, alla sede di Banca Generali, c’era già una discreta e qualificata presenza dei protagonisti del 22 febbraio, nella pausa del campionato e tra gli impegni della nazionale. Si punta al sold out: da una parte gli ex della Benetton, con tanto di maglietta celebrativa, dall’altra gli Awards in divisa color oro: tutte andranno all’asta su Charity Stars. Naturalmente si è in attesa di sapere se fra le tante stelle (non ex, un campione è tale per sempre), ci saranno anche Kukoc e Del Negro. «Li stiamo contattando», risponde sornione Alessandro Nava, Creative Communication Manager di We for You Events che assieme a FIP, TvB, Lega Basket e Comune di Treviso organizza e patrocina l’evento.
«Questa edizione riunirà i miti di quelle precedenti, gli Awards, premiati all’intervallo», spiega Nava, «aggiudicandosi un’asta i tifosi potranno giocare con i loro idoli. A bordo campo ci saranno le canotte del passato». La finalità è benefica: l’incasso sarà devoluto al Charity Partner Officina Creativa-Made in Carcere, cooperativa sociale non a scopo di lucro il cui “ambassador” è Santo Versace, fondata nel 2007 da Luciana Delle Donne: «Da tessuti di scarto produciamo manufatti e creazioni confezionate dalle detenute: il ricavato va a loro. È un percorso formativo: l’80% di chi lavora in carcere non ci ritorna più».
La prevendita on line è già attiva sul circuito VivaTicket (gli under 18 pagano un euro) poi ai botteghini il 22. Verrà il batticuore nel rivedere in panca Skansi, Frates e Vitucci, in campo Pittis, Marconato, Minto, Pressacco, presenti ieri, Audie Norris, Vazzoler e tanti altri. Dall’altra parte con i coach Recalcati e Zorzi gente come Antonello Riva, Premier, Middleton, Galanda ecc. Ha detto Pittis, 51 anni (c’era la sua maglia n. 7): «L’ultima volta che ho giocato fu nel 2012 per lanciare Treviso Basket, i crampi mi vennero già in riscaldamento. Spero di essere in forma migliore altrimenti dovrete fare il Memorial Pittis. Ma forse è meglio chiamarlo Old Scars Game... A parte le battute, se ora siamo qui è merito di Gilberto Benetton: dobbiamo tutto a lui».
Denis Marconato, 45 anni: «Io sono cresciuto nel vivaio della Benetton, figuratevi l’emozione che avrò. Come nel rivedere Skansi, il coach che “massacrandomi” mi ha fatto crescere». Max Minto, 55 anni: “Io sono il più vecchio: onorato ed orgoglioso di quella Benetton anni ’80. A rivedere tanta gente ci sarà da ridere». In verità in fatto d’età lo batte Paolo Pressacco, 63 anni: «Più vecchi di me sono solo Zorzi e Recalcati, ho fatto in tempo a giocare all’inizio dell’era Benetton. Ed ho allenato al carcere minorile, quindi capisco perfettamente la finalità dell’evento». —
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