Moriago della Battaglia. Lo scontro “Davide contro Golia” si è concluso non come da tradizione. Il blasone e un maggior tasso tecnico targato Luparense hanno avuto la meglio sul cuore Union QDP che per un'ora di gioco ha retto l'urto padovano per poi sciogliersi progressivamente e ritrovare solo a giochi abbondantemente chiusi uno scatto di orgoglio che non è bastato per acciuffare il pareggio.
Fedato disegna una vera e propria linea Maginot a centrocampo con Sinameta e Scopel sugli esterni, lasciando il solo Gazzola in avanti. Ordina ai suoi un pressing efficace e linee strette. Cunico opta per sfoltire il centrocampo per schierare il tridente d’attacco Pietribiasi-Fantinato-Baido. Pronti via ed è la Luparense a comandare le operazioni. L’Union Qdp si difende con tutti gli effettivi sotto la linea della palla ma non soffre. I padovani si affidano più a verticalizzazioni improvvise e cambi di gioco privo di giro palla, ma tenuta atletica e tanta grinta permettono ai trevigiani di passare indenni la prima frazione di gioco. Nella ripresa Cunico ordina ai suoi di aumentare i giri del motore sopratutto con Di Cesare e Rondon, ridisegnado le geometrie del centrocampo con una difesa a tre e inserendo Savio in mediana. Nella difesa Union QDP si iniziano a vedere le prime crepe anche perché la pressione padovana è asfissiante e i trevigiani faticano ad uscire dai propri 16 metri. È su palla inattiva con deviazione di testa di uno splendido Beccaro a rompere gli equilibri al 65’, poco dopo che Fedato aveva inserito Cvetkovic nel tentativo di far alzare il baricentro della propria squadra. È un colpo durissimo per i trevigiani che quattro minuti più tardi capitolano ancora grazie a Beccaro che di testa deposita in rete dopo incomprensione Forner-Cvetkovic. Praterie per la Luparense da qui sino a fine gara e Union QDP a provarci. Un destro di Tessaro al 91’ rende meno amara la sconfitta per i trevigiani. —
Marco Mazzocco