VITTORIO VENETO. La società si chiama Malayka, che in swahili significa “angelo”.
Il nome ricorda all’istruttrice e fondatrice Maela Salamon, oltre a una bellissima canzone tradizionale africana, anche i racconti del nonno che trascorse una parte importante della sua vita in Africa.
Un nome dolce e legato all'infanzia per dare corpo a un sogno, una scuola di ginnastica ritmica che a Vittorio Veneto esiste ormai da sette anni e vanta oggi 86 iscritti. Una scuola che nell'ultima settimana ha potuto contare sul supporto dell'ex campionessa bulgara Petia Staneva, che ha provato l'ebbrezza di partecipare alle Olimpiadi e nel '96 vinse il titolo europeo.
Oggi ha 32 anni, insegna a Rieti ed è spesso impegnata con stage nel periodo estivo. Le ragazze della Malayka - sette sul podio, fra Juniores e Giovanissime, nella fase nazionale Libertas a San Benedetto del Tronto - avevano già beneficiato dei consigli dell'ex stella bulgara nelle due estati precedenti a Fano. Stavolta lo stage si è svolto in casa e ha interessato 14 atlete dai 9 ai 16 anni.«È un investimento importante sulla crescita delle ragazze», afferma l'istruttrice ed ex ginnasta Salamon, laureata in Scienze Motorie, «Hanno lavorato in questi giorni su potenziamento e maneggio, utilizzando un attrezzo diverso ogni giorno. Non sono mancate le coreografie di gara con musica». Com'è nata l'amicizia con Staneva? «Tutto partì dal collegiale promosso due anni fa a Fano da un mio ex docente all'Università di Urbino. Le ragazze rimasero estasiate. Ci tornammo l'anno scorso, poi le abbiamo proposto di venire qui. Ha accettato subito. Splendida». (m.t.)