TREVISO. Il Giro d’Italia è sbarcato oggi giovedì 26 maggio a Treviso per scrivere il capitolo 18 dell’edizione 105.
Un tripudio di colori con persone arrivate da tutto il Veneto per non perdersi lo spettacolo della corsa rosa nella Marca.
Una giornata di festa per i bambini (le scuole sono chiuse in tutto il Comune e non solo), un po’ meno per i genitori, ma tant’è. Lo stesso sindaco Mario Conte, presente in centro fin dal mattino, ha detto chiaramente di lasciar da parte i pochi disagi per godersi al meglio una giornata unica.
Tra palloncini e fiori rosa la festa è iniziata. La città è blindata in attesa dell’arrivo della corsa.
LA FESTA IN CITTA’Magliette rosa, cappellini, palloncini. Treviso oggi è un tripudio di fan del Giro, di gente che è venuta da tutta la Marca per vedere l’ultimo arrivo in volata di questa Corsa Rosa. C’è gente che arriva dalla Svizzera, dall’Austria, dalla Francia, e una montagna di colombiani.
Certo, tifosi della maglia rosa Richard Carapaz, ma anche di Harold Tejada. Felipe, Diego e Maria però sono di Bogotà e tengono per Carapaz: “Siamo arrivati in città stamattina e l’abbiamo un po’ visitata: Ca’ Carraresi, la chiesa di San Lorenzo, i Buranelli.
È la prima tappa che vediamo quest’anno e Treviso è meravigliosa, una città bellissima per questo Giro. Domani saremo sulle montagne a tifare Carapaz”, assicurano.
Nel Villaggio allestito dalle 14 in piazzale Burchiellati è il trionfo della passione per la bicicletta: famiglie coi bimbi per mano gente da Camalò qui con la scaletta per vedere al meglio la corsa: “Sono qui anche in ricordo di Adolfo Grosso, gregario di Coppi. Ho lasciato la macchina a tre chilometro da Porta San Tomaso, ma sono appassionato: se non venivo oggi quando li andavo a vedere?”, dice Gino Boscolo.
Il traguardo di viale Bixio (Put esterno) – inedito per il capoluogo nella storia rosa – è un affare per velocisti, con conclusione attorno alle 17.15: favoriti il francese Arnaud Démare, a caccia del quarto successo al Giro 2022, l’inglese Mark Cavendish, a segno nell’ultimo arrivo a Treviso nel 2013 in viale Burchiellati, il colombiano Fernando Gaviria, ancora a secco di vittorie in quest’edizione.
Le speranze venete sono riposte sul padovano Alberto Dainese, già a bersaglio nella tappa di Reggio Emilia, e sul trevigiano Sacha Modolo, che nel 2015 firmò due frazioni rosa (Jesolo e Lugano).
Pur non essendo un arrivo adatto a lui, è prevedibile che l’altro trevigiano Andrea Vendrame farà di tutto per garantirsi il migliore risultato possibile. In maglia rosa è l’ecuadoriano Richard Carapaz, della Ineos Grenadiers. Lo squadrone britannico legato alle bici Pinarello: la frazione di Treviso ricorda i 100 anni dalla nascita del fondatore Nani.
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IL PERCORSO
Nella Marca sono previsti circa 80 km, con i saliscendi di Valdobbiadene e il gran premio della montagna di Ca’ del Poggio (Rua di Feletto, al km 102). Due traguardi volanti: a Valdobbiadene (dopo 72 km) e Susegana (al km 116).
Circuito finale a Treviso di circa 11 km, con il rettilineo di viale Bixio (ultima curva ai meno 1.200 metri) che ospiterà l’ultima volata del Giro 105. Piazzale Burchiellati ospita il villaggio “Giroland”, in zona stadio Tenni trovano posto i bus della squadre.
Le medie Stefanini sono sede del quartier tappa, con punto accrediti, giuria, sala stampa.
LA TAPPA
Scattata alle 13.35 da Borgo Valsugana la tappa numero 18 del Giro 105 che si concluderà a Treviso. Non è partito Joao Almeida per positività al Covid.
Già all’attacco in quattro, fra cui il veronese Davide Gabburo (Bardiani). Gli altri avventurieri sono Edoardo Affini (Jumbo Visma), Dries De Bondt (Alpecin) e Magnus Cort Nielsen (Ef): vantaggio di due minuti al gran premio della montagna delle Scale di Primolano.
A 12 km dall’arrivo, ormai nel circuito cittadino, i quattro in fuga hanno un vantaggio di 1.30. Quasi impossibile riprenderli per il gruppo.
Poi l’arrivo, la vittoria di De Bondt, la festa e, velocissima com’era arrivata, la Carovana Rosa smonta tutto e riparte nel giro di poco più di un’ora. Arrivederci Treviso.
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