TREVISO. «Il Veneto è primo per importi nelle graduatoria dello operazioni sospette, ma c’è ancora in questa regione un anacronistico negazionismo dei fenomeni mafiosi e delle infiltrazioni nel tessuto economico che non è più accettabile. Se non cambiamo atteggiamento siamo già perdenti, ha vinto la mafia».
Paolo Storoni, colonnello capocentro della Dia (la Direzione investigativa antimafia) del Triveneto, sferza la sala al primo dei 4 incontri su «Norma antiriciclaggio e pubblica amministrazione», a Treviso, a Casa dei Carraresi, su iniziativa della Regione.