In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Gastroenterite da rotavirus

Gastroenterite da rotavirus
2 minuti di lettura

La gastronenterite da Rotavirus è provocata da un ceppo di virus a RNA della famiglia dei Reoviridae, capaci di aderire alle cellule dell’intestino tenue e di produrre una tossina che le distrugge, ostacolando l’assorbimento dell'acqua e causando diarrea, vomito e dolori intestinali. In assenza di anticorpi, basta una piccola quantità di virus per stabilire l’infezione, che nei bambini e nei neonati è in genere sintomatica e grave. L'infezione è ubiquitaria e endemica, ma solo occasionalmente è associata a vere e proprie epidemie. 

Chi colpisce 

 

La gastroenterite da Rotavirus è la causa più frequente di diarrea grave nei bambini, e ogni anno provoca nel mondo 25 milioni di visite mediche, 2 milioni di ricoveri e 600.000 decessi principalmente nei bambini sotto i due anni. L’85% di questi decessi si osservano nei paesi in via di sviluppo dove la malattia è considerata dall’OMS una vera emergenza sanitaria. In Italia è stato stimato che ogni anno la malattia provochi oltre 300.000 casi che vengono gestiti a domicilio, 80.000 visite mediche, 10.000 ricoveri e 10 decessi.

Come si trasmette 

 

La trasmissione dell’infezione avviene principalmente per via oro-fecale, cioè il virus viene rilasciato in elevate quantità attraverso le feci di un soggetto infetto e l’ingresso nell’organismo avviene attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminato. Il virus è stabilmente presente nell’ambiente e in qualche caso la diffusione può verificarsi da persona a persona tramite le mani o il contatto con superfici contaminate in comunità affollate. Nei luoghi di ristorazione può essere provocata da un operatore infetto che maneggia alimenti che non richiedono cottura. 

Come si manifesta 

 

Il quadro clinico non è specifico, gli episodi acuti sono caratterizzati da febbre moderata, disturbi gastrici, vomito non biliare e diarrea acquosa profusa non maleodorante che si protrae per 3-8 giorni. La diarrea può avere anche una durata maggiore (fino a 3 settimane) soprattutto nel lattante e rispetto alla maggior parte delle gastroenteriti conduce frequentemente a disidratazione. L’infezione è meno frequente negli adolescenti e negli adulti e generalmente si manifesta con un quadro clinico poco importante o addirittura decorre asintomatica, rappresentando però una possibile sorgente di infezione all’interno del nucleo familiare. 

Il tempo di incubazione è di 36-48 ore e il paziente infetto può eliminare il virus attraverso le feci per 2-5 giorni dopo l’arresto della diarrea. Una volta entrato nell’organismo il virus impiega circa due giorni prima di dare i sintomi, febbre e vomito compaiono per primi e in genere iniziano a diminuire a partire dal secondo giorno, in seguito si manifesta la diarrea che può prolungarsi per circa una settimana. Complessivamente la malattia dura in media 3-8 giorni.

Il vaccino

In Europa attualmente sono disponibili due vaccini contro il Rotavirus, equivalenti in termini di efficacia e sicurezza. Si tratta di formulazioni orali a base di virus vivi attenuati, da somministrare per via orale nei neonati a partire alla sesta settimana. Entrambi i vaccini prevedono un ciclo di richiami che si concludono entro il primo anno di vita, e che variano in base alla formulazione scelta.