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Parotite

Parotite
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La parotite, più comunemente nota con il nome “orecchioni”, è una malattia infettiva e contagiosa che colpisce le prime vie aeree (faringe, laringe e trachea) e le parotidi, le ghiandole salivari poste ai lati delle orecchie e dietro la mandibola. È causata da un virus della famiglia Paramyxovirus, la stessa a cui appartiene il virus del morbillo. L’infezione è facilmente riconoscibile dal rigonfiamento localizzato nell’area compresa tra il margine posteriore della mascella, l’orecchio e il collo.

Chi colpisce 


La parotite può colpire a qualunque età, ma interessa prevalentemente i bambini tra i 5 e i 10 anni, e il picco di maggior frequenza si verifica tra le fine dell’inverno e la primavera. Le complicanze, in alcuni casi anche gravi, sono rare e si possono verificare con più frequenza tra gli adulti.
I picchi epidemici si presentano ogni 2-5 anni. In Europa, nel 2018, sono stati segnalati all’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) 11.312 casi, soprattutto tra adolescenti e giovani adulti tra i 15 e i 24 anni. In Italia, a partire dal 1999, si è registrato un progressivo aumento delle coperture vaccinali e un calo del numero dei casi che, dal 2003, è sceso stabilmente sotto i 5.000 all’anno. 

Come si trasmette

Come il morbillo e la rosolia, anche la parotite si trasmette soltanto da persona a persona. Si diffonde attraverso l’inalazione delle goccioline di saliva rilasciate da chi ha contratto la malattia o per contatto diretto con le secrezioni nasofaringee; è contagiosa nei 6 giorni che precedono la comparsa dei sintomi e per i 9 giorni successivi.  

 

Come si manifesta
 

I sintomi iniziano con febbre, dolore all’orecchio e cefalea, ma il segno più evidente è il rigonfiamento delle ghiandole parotidi, che provoca dolore durante la masticazione e la deglutizione. La malattia si risolve completamente nell’arco di 10 giorni se non insorgono complicanze. Tra queste troviamo encefaliti, meningiti, pancreatite e perdita dell’udito (che si verifica in un caso ogni 20.000). Il 20-30% dei maschi dopo la pubertà può anche essere colpito dall’orchite, un’infiammazione dei testicoli molto dolorosa che in casi rari può portare a sterilità.

 

Il vaccino
 

Il vaccino contro la parotite è un virus vivo attenuato, in grado cioè di stimolare la produzione di anticorpi protettivi ma non di procurare la malattia. La vaccinazione avviene contemporaneamente a quella contro il morbillo e la rosolia (vaccino MPR trivalente). È raccomandata a tutti i bambini al compimento del primo anno di vita, ma può comunque essere somministrata a qualsiasi età a chi non è vaccinato. Si effettuano due dosi, a distanza di almeno 28 giorni l’una dall’altra: nei bambini la prima dose viene somministrata a partire dai 12 mesi compiuti e comunque entro i 15 mesi d’età; la seconda viene eseguita a 5-6 anni. 
È disponibile anche un vaccino combinato contenente sia le componenti MPR sia il vaccino anti-varicella (vaccino MPRV quadrivalente) e può essere somministrato al posto dei due singoli vaccini nei bambini e nei dodicenni.