È grande più o meno come un pugno chiuso del suo proprietario. Ed è un organo cavo, cioè vuoto al suo interno, anche se in realtà è sempre riempito dal sangue. Questo l'identikit del cuore, motore di un apparato che si dipana nel corpo attraverso strade che, complessivamente, arrivano a coprire nell'adulto una distanza di 160.000 chilometri. Più o meno, quattro volte la circonferenza terrestre. Durante uno sforzo molto intenso, grazie all'apertura di moltissimi vasi capillari di "emergenza", che hanno il compito di aumentare l'afflusso di ossigeno alla periferia del corpo, la superficie che deve essere rifornita di sangue può arrivare anche a 300 metri quadrati. Bastano queste cifre per capire quanto è importante tenere il cuore in forma. Anche se a volte ce ne dimentichiamo. Per questo è importante ricordare il messaggio della Giornata Mondiale del Cuore 2022: "Usa il cuore per tutti i cuori". Poche, semplici regole e l'attenzione alle terapie sono le armi per difendere questo organo così importante per la vita. In tutta Italia, numerose le iniziative in programma.
Prevenzione cardiovascolare, ecco le regole per un movimento dalla parte di cuore e arterie
Occorre seguire le cure
Solo la metà dei pazienti assume correttamente i farmaci prescritti dal medico per la prevenzione di infarto e ictus, e persino dopo un attacco di cuore un terzo degli infartuati disattende le cure. Risultato: in Europa quasi un evento cardiovascolare su 10 (9%) è legato alla scarsa aderenza terapeutica. Accende un faro sul problema un documento di consenso che l'Associazione Europea di Cardiologia Preventiva (Eapc) indirizza agli operatori sanitari, fornendo loro consigli utili a coinvolgere più attivamente gli assistiti nel raggiungimento degli obiettivi di salute. Il primo firmatario è Roberto Pedretti, direttore del Dipartimento Cardiovascolare del gruppo MultiMedica. Come sottolinea Pedretti, presidente della sezione Prevenzione secondaria e Riabilitazione dell'Eapc "nei pazienti affetti da malattia coronarica, per esempio, a 6 mesi dalla dimissione ospedaliera il 42% presenta ancora una pressione arteriosa non controllata, il 71% ha il colesterolo troppo alto e quasi il 30% ha un diabete non sufficientemente controllato. La scarsa aderenza alle terapie e il mancato raggiungimento degli obiettivi di cura hanno conseguenze da non sottovalutare: secondo un recente studio condotto su oltre 85mila pazienti lombardi ricoverati nei nostri ospedali per sindrome coronarica acuta, a 5 anni dalla dimissione il 37% ha avuto un secondo ricovero per patologie cardiovascolari e l'11% è deceduto".
Informazioni per scoprire se il cuore è "stanco"
Parte oggi dal Policlinico Tor Vergata il camper protagonista del tour autunnale dell'Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (Aisc). Toccherà 24 città in Italia. Avrà a bordo avrà medici e infermieri attraverserà l'Italia per dare informazioni sullo scompenso cardiaco, sulla prevenzione primaria e le opzioni terapeutiche, effettuare test preliminari e ricevere una visita gratuita con la valutazione di alcuni semplici parametri biochimici che individuano eventuali fattori di rischio. Secondo i dati più recenti, circa un milione di persone in Italia convive oggi con lo scompenso cardiaco, patologia che registra ogni anno nuovi casi - indicativamente 20 ogni 1000 individui tra 65 e 69 anni - che aumentano ampiamente nella popolazione over-85. Lo scompenso cardiaco rappresenta la causa più comune di ricovero tra gli ultra 65enni e rappresenterà la terza causa di decessi in tutto il mondo. "L'attenzione ai sintomi, l'aderenza alla terapia, uno stile di vita corretto, l'informazione sull'evoluzione della patologia devono essere un patrimonio dei pazienti e di tutti coloro che di loro si prendono cura per evitare situazioni di emergenza e quindi di ospedalizzazione - ricorda Salvatore Di Somma, Direttore del Comitato Scientifico Aisc.
Prevenzione al femminile
Il cuore fa fatica. E ha difficoltà a svolgere la sua normale funzione meccanica e a fornire una circolazione adeguata a soddisfare le richieste di sangue ossigenato da parte dell'organismo. Ma questa situazione, nonostante si pensi il contrario, non è solamente appannaggio dell'uomo. A fare il punto è Nadia Aspromonte, Responsabile UOS "Scompenso Cardiaco" del Dipartimento Scienze Cardiovascolari del Policlinico Gemelli di Roma, che ricorda come nonostante lo scompenso cardiaco colpisca prevalentemente gli uomini, l'incidenza della patologia con funzione sistolica conservata nelle donne italiane è doppia rispetto alla popolazione maschile e la prevalenza della malattia è maggiore nelle donne ultra 79enni rispetto agli uomini nella stessa fascia d'età. La diagnosi, però, spesso è più tardiva rispetto agli uomini a causa di una sottovalutazione da parte delle stesse pazienti di sintomi comuni come affaticamento e dispnea, e di sintomi non specifici che possono essere confusi con quelli legati a comorbidità come obesità, ipertensione arteriosa, diabete, distiroidismo, depressione e fibrillazione atriale. I fattori di rischio per lo scompenso cardiaco sono simili negli uomini e nelle donne ma, in queste ultime e specialmente nelle donne in post-menopausa, ci vuole attenzione ai ipertensione, cardiopatia valvolare, diabete e malattia coronarica.
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Occhio al colesterolo
Tra le iniziative legate alla Giornata Mondiale del Cuore, va ricordata la campagna "Basso è meglio!" Il colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo 'cattivo') è il più importante fattore di rischio modificabile che correla con la riduzione degli eventi cardiovascolari, primi tra tutti ictus e infarto. Maggiore, quindi, sarà la riduzione dei livelli di colesterolo circolante nel sangue, più alto sarà il numero di eventi cardiovascolari che verranno evitati. Lo ribadisce, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore 2022, anche Piero Chiambretti, uno dei personaggi più ironici, graffianti e apprezzati dello spettacolo, che si unisce alla campagna #bassoemeglio di Novartis lanciando, dai suoi canali social, l'hashtag per sensibilizzare sull'importanza di ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue il prima possibile e per il tempo più lungo possibile.