Risvegli notturni, difficoltà ad addormentarsi sono argomenti che da sempre preoccupano i genitori. In rete a cercare consigli miracolosi per un sonno più adeguato non solo del bambino ma anche dell’intera famiglia. E così le parole “sonno” e “insonnia” sono cliccatissime su internet e oggetto di discussione sulle chat e sui social media.
Il lattante si sveglia più volte durante la notte
Senza dubbio alcuni bambini, in particolare quelli con disturbo dello spettro autistico, deficit dell’attenzione/iperattività o cefalea cronica sono a maggior rischio di un sonno disturbato e di insonnia. Ma anche altri fattori possono influenzare il sonno del bambino: il contesto famigliare, in particolare l’ansia materna, e l’alimentazione hanno un ruolo chiave. Prima di parlare di insonnia è però importante correlarlo all’età del bambino. È infatti normale per un lattante di pochi mesi svegliarsi più volte durante la notte, mentre lo stesso non si può dire nel caso di bambini più grandi.
A tal proposito, è bene ricordarlo, il problema del sonno non riguarda solo i più piccoli. Anche i bambini più grandi e soprattutto gli adolescenti possono avere problemi con il dormire.
Che cosa si intende per insonnia
Ma che cosa è veramente l’insonnia? Sui testi scientifici, viene definita come una difficoltà persistente ad addormentarsi o a dormire un numero adeguato di ore, con risvegli frequenti nella notte. Secondo gli esperti, periodi di veglia per oltre 20 minuti dall’addormentamento dei bambini possono indicare un disturbo del sonno.
Attenti agli adolescenti
Perché è così importante il sonno? Un sonno disturbato, si sa, ha inevitabili conseguenze sull'attività diurna e non solo sul nostro umore. Capacità di attenzione e concentrazione, difesa dalle infezioni e prevenzione di malattie ruotano inevitabilmente intorno al sonno. Negli adolescenti i disturbi del sonno vanno poi esaminati con attenzione, per escludere depressione, ideazione suicidarie o essere spia di abusi fisici o psicologici.
Le cause mediche
Vi sono poi cause mediche che possono giustificare l’insonnia, come ad esempio una malattia da reflusso gastro esofageo. Ma a volte è più difficile trovare una causa specifica dei disturbi del sonno. Più fattori insieme possono infatti interferire con il riposo notturno. Non da ultimo il COVID 19 che, come riportato da uno studio scientifico recente, ha interferito sia in termini di qualità che di durata sul sonno dei bambini.
Lockdown e cattiva qualità del sonno
I presupposti del resto ci sono tutti: con la pandemia e in particolare con il lockdown, i bambini hanno trascorso tanto tempo davanti agli schermi per motivi didattici, ma non solo. Tra gli adolescenti, il tempo trascorso on line ha addirittura superato le dieci ore giornaliere. Il che si riflette sul sonno degli adolescenti, che dovrebbero dormire dalle 8 alle 10 ore, aumentando la percentuale dei minori con disturbi del sonno o dell’addormentamento.
Dormire di più nel weekend non è sano
E inevitabilmente vi è l’aumento dell’incidenza di difficoltà nell’apprendimento, nella memoria, nelle abilità cognitive, nella espressione delle emozioni. I ragazzi diventano più esposti a comportamenti a rischio, tra cui fumo, droghe, alcool, violenza e ideazione suicidaria. Anche l’abitudine di dormire di più di giorno nel weekend per compensare la privazione di sonno non è una abitudine sana perché rischia di peggiorare ancora di più disturbi del sonno.
L'educazione al sonno
Pertanto, anche se gli adolescenti sono una categoria notoriamente ribelle alle regole, sarebbe importante una educazione al sonno regolare e rutinario, monitorandone sia la quantità che la qualità. Quindi, non tardare di più di un’ora l’andare a letto nei giorni nel weekend rispetto ai giorni scolastici è un buon punto di partenza. E soprattutto, andare a letto senza cellulare sotto il cuscino.
Alcuni consigli pratici per ottenere un riposo adeguato
1. Stabilire e mantenere regolari le routine del sonno
2. Rilassarsi nei 30-60 minuti prima di dormire
3. Andare a letto sempre alla stessa ora, senza differenze tra giorni di scuola e fine settimana
4. Ambiente confortevole, silenzioso e oscurato
5. Tenere i media device fuori dalla stanza ed evitare l’esposizione agli schermi almeno un’ora prima di andare a dormire
6. Usare il letto solo per dormire
7. Passare del tempo fuori casa e praticare attività motoria con regolarità
8. Evitare attività sportiva subito prima dell’addormentamento
9. Evitare riposini pomeridiani quattro ore prima dell’ora del sonno notturno
10. Evitare farmaci o altri prodotti medicali senza adeguata prescrizione medica