Lezioni di Tai Chi per fare pace con Morfeo. E’ la soluzione ‘testata’ dai ricercatori dell’Università di Hong Kong che hanno voluto verificare se questa disciplina orientale, che l’Unesco lo scorso dicembre ha dichiarato patrimonio dell’umanità come bene culturale e immateriale, potesse aiutare gli anziani a combattere l’insonnia meglio rispetto alla ginnastica convenzionale.
L’effetto sonnifero del movimento
Il ruolo che l’attività fisica svolge nel conciliare il sonno è ormai scientificamente dimostrato. Diversi studi, infatti, hanno appurato che fare un po’ di movimento durante il tempo libero, come una passeggiata al parco o un po’ di giardinaggio, aumenta i livelli di serotonina, un ormone coinvolto nel ritmo circadiano sonno-veglia che apporta benefici al riposo. Ma non tutti gli over 60 amano fare ginnastica. Il Tai Chi, invece, è una forma di attività fisica ben accetta dagli anziani che lo apprezzano per i suoi esercizi delicati e a basso impatto. Per questo, può rappresentare un approccio alternativo per soddisfare le raccomandazioni a svolgere attività fisica con l’intento di migliorare il sonno tra le persone che non amano fare l’esercizio fisico convenzionale.
L’insonnia dopo i 60 anni
Più della metà degli anziani in tutto il mondo riferisce di soffrire di disturbi del sonno. Nel 20-40% dei casi si tratta di insonnia che a lungo andare compromette la qualità della vita e aumenta la mortalità e la morbilità. In base ai dati del National Health Interview Survey degli Stati Uniti, circa il 30% delle persone con problemi di sonno utilizza tecniche di medicina integrata per migliorare il sonno tra cui anche il Tai Chi. Ma finora i suoi effetti sull’efficacia nel contrastare l’insonnia erano stati misurati con dati soggettivi e, quindi, non del tutto affidabili.
Lo smart-watch per misurare il sonno
In questo nuovo studio appena pubblicato su Jama Open Network, invece, i ricercatori hanno messo a confronto gli effetti benefici sulla qualità del sonno del Tai Chi rispetto al classico esercizio fisico misurandone l’impatto con un attigrafo, cioè una sorta di smart watch con dei sensori molto sensibili al movimento, che permettono di distinguere periodi con presenza o assenza di movimento nel corso delle 24 ore. L’attigrafo è uno strumento fondamentale per lo studio del sonno, perché nell’arco delle 24 ore registra le ore totali di sonno, la durata della veglia, i risvegli avvenuti durante la notte ed eventuali addormentamenti nelle ore diurne. I dati registrati vengono poi scaricati dal medico sul computer, per visualizzare i grafici dei diversi parametri relativi al sonno.
Lo studio
La ricerca è stata svolta ad Hong Kong su 320 anziani di 60 anni con insonnia cronica suddivisi in tre gruppi seguiti per 12 settimane: uno praticava Tai Chi, l’altro esercizio fisico tradizionale e il terzo era il gruppo di controllo. I partecipanti al primo gruppo hanno seguito un programma di formazione di Tai Chi in stile Yang (la forma più diffusa) mentre l’altro gruppo ha seguito un programma di allenamento convenzionale di 12 settimane, che consisteva in una camminata veloce ed esercizi di rafforzamento muscolare. I partecipanti hanno indossato un attigrafo da polso per 24 ore che ha misurato per sette giorni la qualità del sonno, il tempo di veglia impiegato per addormentarsi, il numero di risvegli per notte, il tempo di sonno totale e il tempo di veglia medio per ogni risveglio.
Tai Chi in alternativa alla ginnastica per un buon sonno
Al termine della sperimentazione si è visto che in entrambi i gruppi che praticavano Tai Chi o ginnastica convenzionale c’era stato un incremento della qualità del sonno del 3,5% rispetto al gruppo di controllo. Anche se entrambi gli interventi hanno comportato un numero ridotto di risvegli rispetto al gruppo di controllo al follow-up, solo in chi ha frequentato lezioni di Tai Chi la riduzione è stata statisticamente significativa. E i benefici sono rimasti anche dopo 24 mesi. Oltre ad un miglioramento nei parametri soggettivi ed oggettivi del sonno, è stata registrata una percentuale più alta di remissione dell'insonnia e di risposta ai trattamenti. Per questo, secondo i ricercatori il Tai Chi può essere un approccio alternativo per la gestione dell'insonnia negli anziani.