Stefani da Pontida: «Espellere gli assessori? Ognuno fa le sue scelte ma salire sul palco è un onore»
Il segretario della Lega del Veneto: «Tra i socialisti e Le Pen, scelgo lei come alleata europea. E sull’autonomia stiamo correndo spediti»
dalla nostra inviata Laura Berlinghieri
Alberto Stefani, segretario veneto della Lega, che Pontida è stata?
«Una Pontida bellissima. Limitandosi a parlare del Veneto, con 50 pullman organizzati e 6 mila persone sul “pratone”. Un momento di confronto con i militanti, per discutere di territorio».
Ha tenuto banco il caso dei tre assessori che non sono saliti sul palco. Uno di loro, Caner, continua a utilizzare parole al veleno nei confronti del segretario Salvini. Al federale ne valuterete l’espulsione?
«Ognuno fa le proprie scelte. Dopodiché, io credo che andare sul palco di Pontida sia un onore. In ogni caso, oggi è la festa dei militanti e della comunità veneta. Altre questioni vanno in secondo piano».

Se avesse l’occasione di parlare con Flavio Tosi, cosa gli direbbe?
«Che è arrivato il momento di iniziare a lavorare insieme per le amministrative del 2024, individuando i candidati sindaci da candidare, per vincere insieme. Superando certe posizioni personalistiche, che non fanno bene al centrodestra».
Lega veneta a Pontida, il video riassunto
Cosa l’ha colpita del discorso di Marine Le Pen?
«La determinazione con cui ha espresso le sue posizioni: l’apprezzamento per il lavoro svolto da Matteo Salvini come Ministro dell’Interno. E la forte alleanza che ha sancito con la Lega, omologo di Rassemblement national sullo scenario europeo».
La Lega è autonomista, Rassemblement national è statalista: lo dice persino nel nome...
«E infatti ho parlato di un partito nostro omologo sullo scenario europeo, pensando esclusivamente alle elezioni europee. Le alternative, del resto, sono due: un’alleanza con i socialisti o un fronte di centrodestra allargato, alternativo al centrosinistra. Io non ho dubbi: dovendo scegliere, scelgo Le Pen».
Zaia a Pontida: "Autonomia del Veneto, il leone è sempre più incazzato"
Zaia candidato alle Europee: è un’ipotesi reale?
«Salvini non ha ancora parlato di liste, ma soltanto di programmi. Le liste le faremo nei prossimi mesi».
Quest’anno, sul “pratone”, tanti veneti hanno ricordato l’appuntamento del referendum sull’autonomia, dicendosi delusi da un iter che credevano più snello...
«Rispondo che, per la prima volta dopo trent’anni, il progetto di autonomia è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri e dalla stragrande maggioranza in Commissione Stato-regioni. E stiamo procedendo spediti, grazie al ministro Roberto Calderoli e al presidente Zaia. Il 2024 sarà l’anno dell’autonomia».
I commenti dei lettori