«Alberto, devi farcela per tutti noi»: le preghiere dei colleghi
Sta lottando per la vita il trentunenne di Cordignano trovato in gravi condizioni all’interno del silo nella cantina Ca’ di Rajo. Il sindaco Roberto Campagna: «Vogliamo che si riprenda presto»
Federico Cipolla e francesca gallo
Alberto Pin lavora da anni nel vino. Le autoclavi non hanno segreti per un tecnico del settore. Ma stavolta qualcosa non ha funzionato. Un sottovalutazione del rischio, una tragica fatalità, o un errore. Lo si chiarirà, ma ora il pensiero di tutta Cordignano e dei suoi familiari non è tanto a quello che è stato, ma a quello che sperano sarà.

Alberto Pin
Il trentunenne sta lottando per la vita al Ca’ Foncello. A infondere fiducia negli amici e nei familiari è il fatto che Pin ieri sia stato trovato cosciente. Ha risposto ai soccorritori da dentro l’autoclave, ha dato segnali di essere ancora vivo. Poi è stato stabilizzato e intubato prima di essere caricato sull’elicottero del Suem e trasportato al Ca’ Foncello dov’è ricoverato. A quanto si apprende, si stava occupando della manutenzione di una delle autoclavi dell’azienda, quando si è verificato l’incidente.

«È un momento di dolore», ha dichiarato scosso il sindaco di Cordignano Roberto Campagna.
«Alla famiglia dell’enologo Marco Bettollini giunga l’abbraccio e la vicinanza della nostra comunità. Spero che Alberto Pin, nostro concittadino, possa riprendersi al più presto. È un ragazzo di appena trent’anni, il paese è sotto choc. Sono notizie che lasciano tutti sgomenti, mentre lavori non pensi che possano accadere tali tragedie. Questi eventi ci portano ad un’inevitabile riflessione».
«Alberto lavora da tempo in quell’azienda, un ragazzo con la testa sulle spalle», dicono in piazza a Cordignano a dimostrare l’incredulità per l’accaduto, «tutto il paese sta pregando per lui». Pin è anche un appassionato ciclista, non perde occasione per inforcare la sua due ruote per andare a farsi una pedalata. Anche se non gli manca la passione pure per per le due ruote motorizzate.
Alberto Pin ormai da anni lavora nelle cantine vinicole, ha avuto incarichi in Friuli e in Toscana fino a quando ha trovato stabilità alla Ca di Rajo di San Polo. «Un ragazzo cresciuto con noi», ha detto Simone Cecchetto, uno dei titolari dell’azienda.
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