Glasemberg compra Pinarello per quasi 140 milioni di euro
A fine maggio il miliardario sudafrican-australiano, residente in Svizzera, aveva visitato la storica azienda trevigiana, con la scusa del Giro d’Italia, e aveva acquistato una Bolide, la bici del record dell’ora di Ganna. A “soli” 25 mila euro
a. p.
Fausto Pinarello (a sinistra) e il miliardario sudafricano Ivan Glasenberg
A fine maggio aveva visitato la storica azienda trevigiana, con la scusa del Giro d’Italia, e aveva acquistato una Bolide, la bici del record dell’ora di Ganna. A “soli” 25 mila euro.
Ma Ivan Glasenberg, miliardario sudafrican-australiano residente in Svizzera, 8 miliardi e 600 milioni di euro di patrimonio (era davanti a Berlusconi nell’ultima graduatoria di Forbes), non si era fermato lì.
Detto e fatto. Dal 29 giugno il Paperone che ama triathlon e ciclismo è il nuovo proprietario di Cicli Pinarello, il notissimo brand trevigiano azienda fondata nel 1952 da Nani Pinarello, con un’impressionante palmares di Tour, Giri, Vuelte e mondiali vinti, fino all’ultimo sigillo, appunto il record dell’ora firmato Ganna.
Glasenberg, già ceo di una grande compagnia mineraria, ha contattato l’advisor Hilihay Locky. E in meno di un mese ha completato l’acquisto dal fondo L Catterton (costola del colosso del lusso Lhm), che ne deteneva l’80 %. Battendo in volata il fondo belga Rivean e la multinazionali Accell.
La cifra? Poco meno di 140 milioni. Nel 2016, L– Catterton aveva rilevato la società dai Pinarello per poco meno di 100. Fausto Pinarello era rimasto azionista di minoranza (20%), liquidando fratelli e altri eredi. Più recentemente, l’1% era andato ad Antonio Dus, amministratore delegato (incerta la sua permanenza ora, dopo gli indubbi risultati), mentre Pinarello diventava presidente e brand guardian. E tale resterà, dando il suo apporto a produzione, ricerca e sviluppo.
Glasenberg sbarca in azienda lunedì 3 luglio, ma già il 29 giugno emissari e manager si sono presentato in fabbrica. Al Paperone svizzero (che ha pure un’azienda che produce calzature e abbigliamento da ciclismo, la Q. 36. 5, e sponsorizza un team professional) non saranno dispiaciuti i numeri della Pinarello: l’appeal del segmento del lusso (“Bolide” e “Dogma” sono le Ferrari delle due ruote), il giro d’affari raddoppiato dal 2016, i 50 Paesi di mercato; il fatturato fissato a 84 milioni (+24%) e un margine operativo lordo lievitato del 30% sul 2020.
«Con il supporto di L Catterton, Pinarello ha accresciuto il suo status, confermandosi marchio leader nelle prestazioni sportive d’eccellenza e posizionandosi all’apice dell’industria del ciclismo» ha affermato Fausto «Dal 2016 a oggi abbiamo visto crescere significativamente le nostre abilità in ricerca e sviluppo. Know-how impreziosito dalle partnership avviate con i migliori ciclisti e le più note organizzazioni del settore, per creare prodotti d’avanguardia, frutto di un’irriducibile spinta all’innovazione. Abbiamo inoltre raggiunto ricavi record, che ci permettono di affrontare, più pronti che mai, una nuova era di crescita. Non vedo davvero l’ora di proseguire il meraviglioso percorso iniziato».
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