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Anica non è annegata. Il giallo della morte che appare sempre più un omicidio

Il corpo della mamma di 4 figli scomparsa giovedì scorso e ritrovata domenica nel Piave presentava alcuni particolari in più e, soprattutto, uno in meno perché la sua morte fosse stata veramente un suicidio

MARCO FILIPPI
1 minuto di lettura

Anica Panfile, la mamma di quattro figli, scomparsa giovedì scorso e trovata senza vita domenica mattina in un’ansa del Piave a Spresiano.

 

Donna trovata morta nel Piave, prende piede ipotesi omicidio. Non è annegata Anica Panfile, la donna rumena di 31 anni di Treviso, madre di quattro figli, scomparsa giovedì scorso e trovata senza vita domenica mattina in un’ansa del Piave a Spresiano.

Quelle botte di troppo

Quell’ematoma sul viso e i graffi su una guancia erano segni non compatibili con quelli da trascinamento del cadavere in acqua da parte della corrente.

Quei segni - sarebbe stato appurato dall’autopsia - sono traumi inferti da un oggetto contundente. E sarebbero anche diversi.

Il giallo e la pista

Dunque il giallo sulla morte della donna rumena, che lavorava facendo le pulizie in casa di privati, s’infittisce.

Quella dell’omicidio diventa ora una pista concreta, dopo che l’autopsia avrebbe accertato che la donna non s’è suicidata lanciandosi nell’acqua del Piave.

Il particolare mancante

Un altro particolare anomalo era stato notato nel corso dell’esame cadaverico esterno del corpo della donna, effettuato nell’immediatezza del ritrovamento.

Nella bocca e nel naso del cadavere non era stato riscontrato il cosiddetto “fungo schiumoso” ossia una quantità variabile di materiale schiumoso roseo-biancastro a bolle finissime che viene riscontrato su chi annega.

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