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Realizza una chitarra per Jovanotti nel suo laboratorio di Spresiano: «Mi ha contattato lui»

Mauro Freschi, 42 anni, artigiano per passione e divertimento, ha la bottega a Spresiano dove vive. «Il mio segreto? Curo con attenzione la scelta dei legni»

Tommaso Miele
1 minuto di lettura
Mauro Freschi con Jovanotti 

«Ho iniziato ad armeggiare nel 2003, per divertimento, volevo solo costruirmi una chitarra». A vederlo accanto a Jovanotti, si può dire che quella passione l’abbia condotto decisamente lontano: Mauro Freschi, 42enne artigiano nato e cresciuto a Spresiano, qualche giorno fa ha consegnato personalmente al noto cantautore una sei corde da lui stesso costruita.

«Ho una pagina Instagram, e un giorno dello scorso anno ho visto che Jovanotti aveva iniziato a seguirmi», racconta Freschi. «Poco dopo ho ricevuto una sua e-mail, anche se sul momento pensavo fosse spam; invece era proprio lui che mi faceva i complimenti per il mio lavoro, spiegandomi che avrebbe voluto approcciarsi alle sonorità gitane e che cercava una chitarra particolare da acquistare».

Sì, perché la specializzazione di Mauro sta incastonata nel mondo del gipsy jazz; suonata fin dal 1995 per diletto, la chitarra, per Freschi, in un giorno di vent’anni fa è divenuta improvvisamente colonna portante della vita professionale.

Mauro Freschi nel suo laboratorio 

«Non che fossi insoddisfatto del mio strumento dell’epoca: lo strimpellavo in modo amatoriale. È che un giorno, di punto in bianco, ho provato a crearne uno da zero», aggiunge.

Nella sua bottega spresianese, Freschi scolpisce personalmente chitarre di pregio richieste in tutto il mondo: da lui hanno pescato le proprie compagne di palco artisti di punta della scena gipsy internazionale come Gismo Graf, Nous’che Rosenberg e Samson Schmitt, tra gli altri.

Fino ad arrivare,  sabato 18 marzo, a quella consegna particolare. «Sono andato personalmente nella villa toscana di Jovanotti: è stato fin dall’inizio disponibile e gentile, di sicuro un’esperienza che ricorderò».

Arte, tempo, pazienza e maniacalità le doti richieste per cesellare piccoli capolavori in legno; e dire che Mauro non avrebbe mai pensato di fare di un hobby il proprio lavoro.

«Dopo aver imbastito quel primo esemplare, gli amici iniziarono a chiedermi di costruire chitarre anche per loro: la cosa mi appassionava, ma dovevo trovare un maestro», racconta ancora Freschi. «Da un liutaio fiorentino che viveva a Cusignana, Mario Novelli, ho iniziato a carpire i segreti del mestiere: ho assemblato diversi modelli di chitarra prima di scoprire questi strumenti dal suono particolare, diventati il fulcro della produzione».

Nel processo artigianale di Mauro particolare rilevanza riveste la scelta dei legni. «Me li procuro dai fornitori: spessissimo sono abeti della Val di Fiemme, accanto ad alcune essenze esotiche scelte per la liuteria», conclude. «Mediamente riesco a completare una dozzina di chitarre all’anno, e mi occupo personalmente di tutto il processo ad eccezione delle parti meccaniche e di eventuali inserimenti di ottone». Per scoprire le ultime creazioni di Freschi basta consultare il suo sito (maurofreschiguitars.com) o seguire l’omonima pagina Instagram.

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