Crisi Safilo, sciopero a Longarone: in duemila marciano sulla statale Alemagna
Tra le delegazioni sindacali presenti al corteo ci sono quelle di Luxottica e Marcolin, della Fiom del Veneto e di molte altre realtà industriali e meccaniche del territorio. Secondo fonti sindacali negli stabilimenti di Padova e Santa Maria di Sala l'adesione allo sciopero sarebbe tra il 70 e l'80%

La manifestazione lungo l'Alemagna (foto Perona)
Adesione al 100% a Longarone allo sciopero indetto nei giorni scorsi dai sindacati dopo la dichiarazione di Safilo in merito all perdita di valore strategico dello stabilimento del Bellunese.

A comunicare i primi numeri attorno all'esito della mobilitazione indetta per oggi sono le stesse organizzazioni sindacali, attualmente impegnate in un corteo lungo la statale 51 che congiunge Longarone a Belluno e che vede la presenza di circa 1.500-2.000. Tra queste il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, quello di Longarone Roberto Padrin, anche presidente della Provincia di Belluno, il Vescovo di Belluno e Feltre Mons. Renato Marangoni e una decina di sindaci dei comuni limitrofi.
Il corteo dei lavoratori Safilo a Longarone: la cronaca
Tra le delegazioni sindacali presenti al corteo ci sono quelle di Luxottica e Marcolin, della Fiom del Veneto e di molte altre realtà industriali e meccaniche del territorio. Secondo fonti sindacali negli stabilimenti di Padova e Santa Maria di Sala l'adesione allo sciopero sarebbe tra il 70 e l'80%.
Protesta Safilo, l'intervento del vescovo Marangoni
«Ci aspettiamo una risposta forte delle istituzioni a difesa del territorio, delle 472 famiglie coinvolte e di un know how che è parte integrate della cultura delle valli bellunesi - dichiarano Gianpietro Gregnanin e Michele Corso, segretari regionali della Uiltec Uil e della Filctem Cgil del Veneto. - Il prossimo 22 febbraio è previsto un incontro in Regione da cui ci aspettiamo risposte precise dall'azienda mentre siamo in attesa di ricevere una convocazione ufficiale dal Mise. Riteniamo comunque importante aprire un tavolo contrattuale direttamente con Safilo».
Longarone, stabilimento Safilo a rischio chiusura: la protesta di sindacati, operai e istituzioni
Nel frattempo l'associazione delle imprese dell'occhialeria sembra avere dato segnali di volere riassorbire nei proprio siti produttivi gli eventuali esuberi derivanti da un nuovo taglio della produzione di Safilo.

De Carlo (FdI): "A fianco dei lavoratori”
«Confermo la posizione mia e di Fratelli d'Italia che è a fianco dei lavoratori, del Distretto dell'Occhiale e della storia che Safilo rappresenta, e in generale delle eccellenze del Made in Italy». Lo afferma in una nota il senatore Luca De Carlo (Fdi), che oggi non ha potuto partecipare alla manifestazione di Longarone a sostegno della vertenza Safilo. Per De Carlo «la valorizzazione del Made in Italy è un nostro obiettivo che non può essere cancellato con un colpo di spugna da un'azienda, che peraltro risulta in salute. Da sindaco di Calalzo di Cadore, poi, non posso non dimenticare l'importanza di Safilo per il settore dell'occhialeria e per il territorio bellunese. La situazione dello stabilimento di Longarone è ancora fumosa e attendiamo ulteriori chiarimenti dall'azienda, ma ribadisco tutta la mia disponibilità ed impegno a difendere prima di tutto il posto di lavoro dei quasi 500 dipendenti, poi la storia dell'occhialeria e dell'imprenditoria cadorina e bellunese: penso che questa azienda abbia anche una sorta di obbligo morale - conclude - verso la terra e le persone che l'hanno aiutata a nascere, crescere ed affermarsi in Italia e nel mondo».
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