Sulle tracce di Sherlock Holmes: un weekend di indagini ad Asolo
Sabato 12 e domenica 13 novembre per tutti gli appassionati del detective creato dalla penna di Arthur Conan Doyle
Marina Grasso
È sicuramente il detective più longevo mai conosciuto. Anche se non è mai esistito. Però il fascino di Sherlock Holmes continua a sedurre i lettori, a ispirare gli scrittori e richiamare folle di fan, studiosi e collezionisti. Lo farà anche sabato e domenica ad Asolo, dove si terrà il meeting annuale di “Uno Studio in Holmes – The Sherlock Holmes Society of Italy”, che si inserisce nel circuito dei circoli che in tutto il mondo riuniscono gli appassionati del detective creato da Arthur Conan Doyle.
Un incontro popolato da personaggi reali così originali da sembrare inventati e da paesaggi concreti percorsi da figure letterarie, in un gioco di storie che elude il confine tra realtà e fantasia.
A cominciare dalla scelta da Asolo, poiché vi abitò la violinista ceca Wilma Norman Nèruda, che nel 1896 ricevette in dono dal Principe di Galles Palazzo Beltramini, oggi sede municipale, che in un libro di Vera Mazzotta, musicista e holmesiana, è “La violinista che incontrò Sherlock Holmes”.
Da ciò, l’ipotesi che anche l’investigatore abbia visitato Asolo dove, alla fine dell’Ottocento, viveva una vivace comunità britannica che faceva capo al poeta Robert Browning, il cui figlio Pen era amico del figlio di Wilma, Ludwig. E dove un dissidio sorto tra i due giovani inglesi divise violentemente la comunità.
Se avete già perso il filo tra storia e letteratura, sappiate che diverrà inestricabile durante il meeting che celebra l’universo storico di Sherlock, dal momento che per i suoi estimatori non è importante la differenza tra finzione e realtà, purché sia filologicamente corretta.
E sarà un gioco molto serio, quello cui daranno vita appassionati e autentiche autorità internazionali del mondo holmesiano, tutti accompagnati alla scoperta dell’asolano (quello reale) da due studiosi della Pedemontana del Grappa: Angelo Chemin, storico del territorio e del paesaggio (che interverrà sabato su “Cosa vede Holmes nella sua trasferta asolana?”) e Danilo Santalucia, architetto che domenica condurrà una passeggiata sui colli asolani sulle tracce di Sherlock Holmes.
La giornata di sabato 12 novembre, al Teatro Duse, si articolerà in una successione di relazioni, esposizione di collezioni, presentazioni di libri, di relazioni su Sherlock Holmes calato nella realtà asolana, nell’esposizione di una piccola selezione della collezione holmesiana di Gabriele Mazzoni (una delle più ampie del mondo) e nella presentazione di “Sherlock Holmes e il paradiso degli inglesi. Tra Asolo e Monfumo a caccia di misteri”, libro scritto per l’occasione da Enrico Solito, autore di numerosi apocrifi holmesiani. E, dopo l’obbligatorio “tea time” delle cinque, lettura recitata in forma di concerto del libro su Wilma Nèruda, che svelerà, tra gli altri, il mistero di un brano di Chopin canticchiato da Holmes.
La partecipazione al convegno è libera, e chi lo vorrà potrà anche iscriversi all’associazione “Uno studio in Holmes” (quote da 10 a 60 euro) per collegarsi a questo straordinario universo letterario.
I commenti dei lettori